Processo ai Lo Giudice, Luciano non si è presentato in udienza

REGGIO CALABRIA Non si è presentato in aula. Luciano Lo Giudice ha rinunciato ad assistere al processo che lo vede imputato davanti al Tribunale di Reggio Calabria per associazione mafiosa assieme ad altri soggetti ritenuti vicini alla cosca Lo Giudice. Dopo che il collegio giudicante ha disposto la perizia su alcune intercettazioni inserite nel fascicolo del processo, nell`udienza di oggi è iniziata la deposizione del vicequestore aggiunto Franco Oliveri, all`epoca delle indagini dirigente della Sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile. Oggi in servizio alla questura di Messina, Oliveri ha ricostruito le prime due fasi delle indagini (iniziate nel gennaio 2007) che hanno portato all`arresto dell`imprenditore, presunto boss della cosca, e di alcuni indagati ritenuti prestanome di Luciano Lo Giudice. Sulla testa di quest`ultimo pesano le dichiarazioni del fratello, Nino Lo Giudice, in seguito alle quali la Direzione distrettuale antimafia ha contestato all`imputato anche l`accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ritornando all`udienza, rispondendo alle domande del pubblico ministero Beatrice Ronchi, il vicequestore aggiunto ha illustrato alcune intercettazioni inserite nell`informativa del 6 giugno 2009 nella quale emerge l`intestazione fittizia di alcuni esercizi commerciali. In particolare il teste ha riferito in aula il contenuto di alcune intercettazioni telefoniche (captate tra Luciano Lo Giudice e la compagna Vincenza Mogavero) dalle quali emergerebbe che la cornetteria “Peccati di gola” (acquistata alcuni anni fa per 100mila euro) sarebbe di fatto gestita dall`imprenditore arrestato. Il processo è stato rinviato al 21 febbraio quando, dall`aula bunker di Reggio, sarà effettuato il collegamento in videoconferenza dal carcere di Lanciano, dove è detenuto Luciano Lo Giudice. Proseguirà la deposizione del teste Franco Oliveri.