LAMEZIA TERME Primo dato certo: l’Udc a Catanzaro, sia se si presenterà col terzo polo e sia se si alleerà col Pdl, chiederà la candidatura a sindaco. Secondo dato certo: ogni decisione ufficiale non verrà presa prima del congresso regionale del partito in programma per venerdì 24. Uno a questo punto potrebbe chiedersi: dove stanno le novità? Eccole illustrate: i vertici del terzo polo calabrese, riunitisi stamane a Lamezia Terme, hanno fissato alcuni paletti importanti che segneranno l’agire politico delle prossime settimane. Il più importante: ogni scelta non sarà adottata in ordine sparso ma a livello di coordinamento tra le forze politiche di questa nuova area centrista.
Uscendo dal linguaggio tecnico significa che l’Udc nel capoluogo calabrese, a meno di nuovi clamorosi colpi di scena, farà corsa comune con Fli, Mpa e Api. Stop, insomma, all’asse di ferro con il Pdl che il candidato alla poltrona di primo cittadino lo ha individuato da tempo in Sergio Abramo. «Non c’è al nostro interno un referendum pro o contro il Pdl – sintetizza Gianluca Tassone, segretario catanzarese dello Scudocrociato –, ma c’è il tentativo di coinvolgere il popolo delle libertà in un progetto nuovo e più ampio, anche rispetto alla precedente tornata elettorale. Siamo convinti, infatti, che la città abbia bisogno, oggi, di essere ampiamente coinvolta in un progetto politico che possa darle nuovo slancio e nuova linfa dopo le note vicende politiche degli ultimi mesi. In questo processo si vuole coinvolgere il Pdl, così come le altre forze moderate della città».
In realtà l’invito al dialogo nei confronti del Pdl appare più che un tentativo per salvare la forma che un’apertura sostanziale. Giusto ieri il governatore Peppe Scopelliti ha ribadito che il Pdl «ha gli uomini giusti» per assicurare una «guida stabile e sicura» al capoluogo regionale, chiudendo la porta in faccia a ogni velleità centrista di imporre un proprio candidato per la poltrona più prestigiosa di Palazzo de Nobili.
Al summit lametino, comunque, protrattosi per quasi due ore, erano presenti Napoli, Principe e Marasco per Futuro e libertà, Bruno e Romeo per Alleanza per l’Italia e Greco in rappresentanza del Movimento per le autonomie. Molta folta la pattuglia dell’Udc: Trematerra senior e junior, Stillitani, Occhiuto, Tassone senior e junior, Fagà, D’Ippolito e Dattolo. Si è notata invece l’assenza del presidente del consiglio regionale Franco Talarico, colui che più di tutti sta spingendo verso l’approdo sicuro e già sperimentato dell’alleanza con il Pdl. Solo un caso? Difficile crederlo…
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