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Raid nella scuola antimafia di Lamezia

Raid questa notte a Lamezia Terme all`interno della scuola media statale “Don Saverio Gatti”, nel quartiere Capizzaglie. Un obiettivo tutt`altro che casuale. L`istituto, infatti, ospiterà una parte…

Pubblicato il: 21/02/2012 – 11:08
Raid nella scuola antimafia di Lamezia

Raid questa notte a Lamezia Terme all`interno della scuola media statale “Don Saverio Gatti”, nel quartiere Capizzaglie. Un obiettivo tutt`altro che casuale. L`istituto, infatti, ospiterà una parte della manifestazione “Il giorno che non c`è” organizzata dalla Cgil e dalla comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza. Secondo quanto ricostruito ignoti sono entrati nella scuola forzando una finestra dal retro dell`edificio, si sono introdotti all`interno e adoperando gli idranti di servizio hanno allagato le aule del complesso scolastico. Incalcolabili i danni alle porte e alle finestre dell`edificio. I carabinieri di Lamezia Terme, diretti dal capitano Stefano Bove, hanno trovato i registri e il materiale didattico danneggiato e sparso un po` ovunque. Nei bagni dell`istituto è stato rinvenuto del sangue. Dopo i rilievi dei militari dell`Arma, sono state avviate le indagini per risalire ai responsabili del gesto. Subito dopo aver appreso la notizia anche il segretario della Cgil, Giuseppe Valentino, si è recato sul posto. Al momento nessuna pista viene esclusa, ma l`ipotesi più accreditata è che il blitz di questa notte rappresenti un inequivocabile messaggio contro la manifestazione antimafia prevista per il prossimo 29 febbraio.
«Qualsiasi sia il motivo di quanto è successo bisogna reagire perché la maggioranza della popolazione è onesta, normale, umana e vuole un futuro degno di essere vissuto nella libertà, nell`educazione e nel vivere civile». Lo ha detto don Giacomo Panizza, sacerdote impegnato sui temi della legalità e vittima di numerose intimidazioni, in relazione al raid vandalico compiuto a Lamezia Terme nella scuola del quartiere Capizzaglie in cui il 29 febbraio ci sarà il concentramento per una manifestazione contro la `ndrangheta.   «Spero che si tratti di una carnevalata – ha aggiunto – perché tirare in ballo i ragazzi e la scuola vuol dire esagerare e disumanizzarsi. Non mi aspettavo, comunque, che si potessero fare cose che mettono in mezzo i ragazzi».

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