"Meta", il gup si astiene nel processo a Flesca

Il gup Francesco Petrone si è astenuto dal giudicare l`ex consigliere comunale di Reggio Calabria Manlio Flesca, accusato nello stralcio del processo “Meta” per corruzione elettorale e abuso d`ufficio.
Nello stesso processo, nato dall`indagine coordinata dal sostituto procuratore della Dda Giuseppe Lombardo, sono imputati anche l`imprenditore Vincenzo Barbieri e la moglie di quest`ultimo, Vincenza Musarella.
Il fedelissimo del governatore della Calabria dovrà rispondere dei suoi rapporti con gli altri due imputati. In particolare, secondo la ricostruzione fatta dal Ros di Reggio, Manlio Flesca avrebbe fatto assumere Vincenza Musarella nella società mista Reges, partecipata dal Comune. In cambio, stando alle indagini, avrebbe ricevuto 200 voti in occasione delle amministrative del 2007. Un impegno pre-elettorale che Flesca avrebbe assunto assunto con una famiglia contigua alla criminalità. organizzata e, secondo i magistrati della Dda reggina, organica alla ‘ndrangheta con alcuni suoi componenti.
Il fratello di Barbieri, Domenico, è stato infatti condannato in primo grado a dieci anni e quattro mesi di reclusione perché ritenuto appartenente alla cosca Buda-Imerti di Fiumara di Muro.
Ritornando alla prima udienza preliminare, il gup Petrone ha chiesto al presidente del Tribunale di astenersi in quanto, nei mesi scorsi, aveva accolto la richiesta di patteggiamento di uno degli indagati dell`inchiesta “Meta”.
Il processo, quindi, è stato rinviato al prossimo 7 marzo quando il presidente del Tribunale deciderà se accogliere o meno  l`astensione del gup.