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Mai scesi così in basso

Il consiglio regionale ha diffuso il resoconto della seduta di lunedì scorso. Ciò consente di avere una versione ufficiale non tanto del dibattito bensì degli accordi presi in quella sede tra i var…

Pubblicato il: 22/02/2012 – 20:37
Mai scesi così in basso

Il consiglio regionale ha diffuso il resoconto della seduta di lunedì scorso. Ciò consente di avere una versione ufficiale non tanto del dibattito bensì degli accordi presi in quella sede tra i vari gruppi.
A introdurre il “Caso Scopelliti” è stato il capogruppo del Pdl Luigi Fedele. Lo ha fatto con queste parole: «Intanto volevo chiedere scusa ai colleghi dell`opposizione, della minoranza, per il ritardo con cui si è dato inizio ai lavori; causato da una riunione di maggioranza che abbiamo tenuto fino a qualche minuto fa e che si è protratta più del dovuto. Proprio in questa riunione di maggioranza si è parlato degli attacchi che in un’aula di un Tribunale sono stati fatti al presidente Scopelliti. Riteniamo che siano cose infondate e che vadano in qualche modo chiarite.
Proprio per questo vorremmo chiedere, signor presidente, la sospensione della seduta del consiglio regionale per tenere una Conferenza dei capigruppo insieme ai colleghi dell`opposizione per discutere di questo argomento e poi vedere come regolarci per il futuro. Credo sia un qualcosa di importante che riguarda la Calabria, oltre che un dovere da parte nostra come maggioranza. Anche come consiglio regionale, ritengo sia opportuno chiarire di fronte ai calabresi questi aspetti così inquietanti che certamente non hanno nessun fondamento per quanto ci riguarda e per quanto riguarda il presidente Scopelliti. Vorremmo quindi fare una Conferenza dei capigruppo insieme ai colleghi della opposizione e poi decidere insieme a loro la prosecuzione dei lavori».
In sostanza abbiamo, per la stessa ammissione del consigliere Fedele, un consiglio regionale che ritiene, senza averne competenza e cognizione, stabilire con propria inappellabile decisione che in «un`aula di Tribunale», qualcuno, ma non si dice chi, avrebbe rivolto «attacchi» al presidente Scopelliti. E per questo si invoca che il consiglio regionale sospenda i suoi normali lavori ed accantoni le cose per le quali si era riunito.
Il presidente Talarico non trova nulla da obiettare: «Il presidente del gruppo del Pdl chiede una riunione dei capigruppo di maggioranza e di minoranza per una discussione in merito alle ultime vicende. C’è stata, in precedenza, anche una discussione di maggioranza». Dà per scontato che tutti debbono sapere e sanno di cosa si stia parlando e quale sia la non meglio indicata, a verbale, “vicenda” che irrompe nella vita del Consiglio condizionandone i lavori. Talarico ha fretta di andare oltre: «Se non ci sono interventi possiamo sospendere la seduta. Ha chiesto di parlare l’onorevole Principe. Ne ha facoltà».
Bene, chiede la parola il capo della presunta opposizione (è Scopelliti a definirla così). Ci dirà lui di che si tratta? No, anche Principe dà tutto per scontato: «Presidente, molto rapidamente, a fronte delle argomentazioni portate alla nostra attenzione dal collega Fedele conveniamo che si faccia una Conferenza dei capigruppo per stabilire un itinerario, perché non v’è dubbio che i chiarimenti dovuti sono attesi, ritengo, dalla intera pubblica opinione».
E su queste parole la seduta viene sospesa. Riprenderà un`ora più tardi con un nuovo intervento del capogruppo del Pdl Luigi Fedele: «Presidente, come abbiamo convenuto con i colleghi capigruppo nella Conferenza da lei presieduta si è deciso di rimandare solo di qualche giorno la seduta di consiglio regionale, a giovedì prossimo venturo. Il presidente della Giunta che per motivi istituzionali è impossibilitato, stasera, ad esser presente riferirà il suo punto di vista su queste vicende, che ci sono pervenute a mezzo stampa, e su questi attacchi che riteniamo non solo ingiusti ma anche non veritieri.
Poiché il nostro interesse principale, quello di questa maggioranza e di tutto il consiglio regionale, è quello di continuare il nostro lavoro per governare questa Regione e per discutere dei suoi veri problemi, tra cui quello che avremmo dovuto trattare oggi, sui trasporti, continueremo seduta stante, subito con lo stesso argomento che avremmo dovuto trattare oggi.
Andremo, quindi, avanti con i lavori per parlare di quello che è un argomento che tocca tutti i calabresi e che, appunto, quello dei trasporti.
Il Presidente ci teneva, prima del dibattito sui trasporti, a trasmettere una informativa su questo tema che certamente lo tocca e che tocca tutta la Regione – essendo lui il Presidente –, tutta la Giunta e sicuramente tutti i calabresi. Questa è la proposta che è venuta fuori dalla riunione della Conferenza dei capigruppo e che i colleghi hanno accettato. Credo che anche il Consiglio la possa recepire».
Apprendiamo quindi che secondo il Pdl, secondo il presidente Talarico e secondo tutti i consiglieri regionali, anche quelli della “presunta” opposizione, una cena privata a casa di Silvio Berlusconi è un «impegno istituzionale» che ha precedenza sui lavori della massima assemblea elettiva calabrese.
Complimenti al Pd, ma non a quello calabrese, complimenti al Pd di Bersani e di Veltroni, oggi più che mai corresponsabili di quel che accade nel Pd calabrese. Ed infatti nessuno interverrà dopo Fedele, quel che lui dice lo dice a nome di tutti, Italia dei Valori e Pd compresi.
Talarico ringrazia: «Grazie, onorevole Fedele, per aver riassunto la decisione della Conferenza dei capigruppo. Il Consiglio è aggiornato a giovedì mattina alle ore dieci. Il Partito democratico ha un impegno successivo nel pomeriggio alle ore 16,30. Prego i colleghi di essere puntuali, così da cominciare alle ore dieci del mattino. Il Consiglio è aggiornato a giovedì 23 febbraio».
E qui siamo alle note odierne con il Pd che avrà una manciata di ore a disposizione per discutere di una comunicazione che dovrebbe riguardare un processo in corso dove depone uno dei migliori ufficiali dell`Arma dei Carabinieri. Deposizione non conclusa e anzi aggiornata a venerdì, vale a dire al giorno dopo la seduta del Consiglio. Forse per questo c`è urgenza di svolgere i lavori del Consiglio prima che il processo riprenda? Occorre tentare alla disperata di intimidire il teste?
Il Pd fa sapere che non intende solo «ascoltare» e invoca, sia pur tardivamente, un dibattito sulle comunicazioni del presidente Scopelliti.
Non sappiamo cosa avverrà in consiglio regionale e come si regolerà il presidente Scopelliti. L`unico dato certo risiede nel fatto, reso noto da Scopelliti in conferenza stampa, che per poter essere in consiglio regionale ha chiesto e ottenuto un rinvio del suo interrogatorio davanti al pm di Catanzaro Dominijanni. Qui doveva rispondere di alcuni presunti abusi  commessi nella qualità di presidente della Regione e commissario per il Piano di rientro sanitario.
Cosa dirà in consiglio regionale? Ormai tornare indietro è impossibile, l`ordine del giorno prevede la sua relazione, lo ha chiesto alla conferenza dei capigruppo e tutti sono stati, come abbiamo visto, concordi e solerti nell`accogliere la sua richiesta. Cosa andrà a “relazionare” davanti a un Consiglio che già ha stabilito la sua assoluta innocenza, senza neanche preoccuparsi di chiedere copia della deposizione del colonnello Valerio Giardina e dei documenti che la sorreggono?
Non sappiamo quel che farà il Consiglio e quello che faranno i gruppi dell`opposizione. Sappiamo che così in basso non si era mai scesi e non solo in Calabria e non solo in Europa.

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