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Scintille al congresso Udc tra Scopelliti e i rappresentanti di Mpa e Fli

LAMEZIA TERME Da Lorenzo Cesa ci si aspettava il chiarimento definitivo sulla linea che l`Udc adotterà a Catanzaro in vista delle elezioni. Ma dal leader centrista non è arrivata nessuna indicazion…

Pubblicato il: 24/02/2012 – 16:15
Scintille al congresso Udc tra Scopelliti e i rappresentanti di Mpa e Fli

LAMEZIA TERME Da Lorenzo Cesa ci si aspettava il chiarimento definitivo sulla linea che l`Udc adotterà a Catanzaro in vista delle elezioni. Ma dal leader centrista non è arrivata nessuna indicazione. Solo auspici che fanno restare aperta la porta di casa dello Scudocrociato a ogni tipo di soluzione: «Dopo tutto quello che è accaduto a Catanzaro dove sei mesi fa abbiamo eletto un sindaco che non c`è più penso che abbiamo tutto il dovere ed il diritto di esprimere anche una candidatura di area nostra a disposizione di tutte le forze politiche perché penso che nelle amministrazioni conti la scelta della persona e conti soprattutto quello che c`è da fare». Più che altro l`arrivo a Lamezia Terme del segretario nazionale del partito è servito per certificare la crescita del partito (oggi conta due deputati, il presidente del consiglio regionale, due assessori e altri tre rappresentanti a Palazzo Campanella) e ribadire agli alleati regionali del centrodestra che l`Udc vuole contare di più negli assetti di governo. Cesa non lo dice direttamente e si trincera dietro a un politichese che sa molto di vecchia scuola democristiana: «Noi facciamo sul serio. Basta con i programmi fatti da cento cose. A Catanzaro servono tre o quattro cose da fare seriamente e su quello si ragiona con tutti gli altri. I dirigenti locali mi dicono che si sta lavorando su una rosa di nomi che mi auguro sia condivisa, non solo dagli esponenti del terzo polo, ma anche dagli altri partiti e soprattutto sia accettato dalla gente». Insomma, tutto rimandato a lunedì prossimo quando torneranno a vedersi i segretari delle quattro forze politiche (Udc, Mpa, Api e Fli) che si richiamano al terzo polo. Nella partita a scacchi che si gioca all`ombra di Palazzo de Nobili si incastra il congresso regionale dell`Udc celebrato oggi all`Agroalimentare e servito per riconfermare l`europarlamentare Gino Trematerra alla guida del partito ed eleggere Francesco Manti alla presidenza. Per la verità il dibattito è stato per gran parte assorbito dalla discussione relativa alle alleanze in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Da Angela Napoli e Bianca Rende, coordinatrici regionali rispettivamente di Fli ed Mpa, è arrivato l`invito ad accelerare sulla costruzione di una nuova area moderata alternativa ai due blocchi tradizionali. Fabrizio Crisucolo (portavoce di Api) si è mantenuto più cauto anche in virtù del recente accordo siglato tra i rutelliani e la maggioranza di centrodestra che governa la Regione.
Il compito del guastafeste è toccato comunque a Peppe Scopelliti. Il governatore ha insisito molto sulla necessità di rinnovare alle Amministrative il patto Pdl-Udc siglato alle Regionali del 2010, tessendo le lodi degli alleati e “ignorando” totalmente la Napoli che stazionava a pochi passi da lui: «Noi abbiamo fatto una scelta che è quella di lavorare con l`Udc per cercare di creare convergenze ed anche sul livello locale siamo fiduciosi ed aspettiamo di capire cosa verrà fuori da quelli che sono i rapporti che l`Udc ha con gli alleati». Da qui l`attacco (che arriva a margine del discorso ufficiale) nei confronti di Mpa e Fli: «Mi pare di capire che il terzo polo si sia già sgretolato e si sia già diviso su Catanzaro. Abbiamo anche tante tentazioni. Ci vengono sottoposte una serie di percorsi e passaggi che dimostrano la fragilità del terzo polo. Noi però andiamo avanti. Abbiamo un progetto ben preciso: vogliamo tornare a governare la città di Catanzaro perché riteniamo che gli uomini che metteremo in campo siano in grado di dare una risposta sicura e di qualità a quelle che sono le istanze dei catanzaresi». Il candidato? Scopelliti non fa nomi ma non ci sono dubbi sul ritorno in campo dell`ex sindaco Sergio Abramo. Certo, convincere la corrente dell`Udc che fa riferimento al deputato Mario Tassone non sarà facile. Dev`essere per questo motivo che Trematerra, lontano dai microfoni, si lascia sfuggire: «Dovranno fare i conti con noi, quelli del Pdl. Noi non accettiamo imposizioni». Un modo un po` elegante per rivendicare qualche casella ulteriore rispetto a quelle attualmente detenute.
Ma a rovinare il Trematerra-day arriva la Rende. Che dopo essere andata via viene informata dalla sortita di Scopelliti. Nemmeno il tempo di pensarci su due volte ed ecco la risposta: «Stride fortemente l`affermazione di Scopelliti relativa all`ipotetico sgretolamento del terzo polo, anche se a pensarci bene ha ragione a dire che in Calabria il terzo polo si è sgretolato perché ci sono due partiti almeno che non hanno nessun interesse ad essere alleati con lui. Quest`affermazione stride con il progetto annunciato da Cesa che enfatizza il terzo polo e va addirittura oltre, immaginando un nuovo contenitore di moderati che include “riformisti, liberali e gente di buonsenso”. Forse ci si affida al fatto che la gente, scocciata da un certo tipo di politica, legge poco la stampa, perché se leggesse attentamente e guardasse alle parole, si accorgerebbe dell`estrema contraddizione, se non di una vera e propria collisione, tra l`enfatizzazione fatta da Cesa e lo sgretolamento postulato da Scopelliti».

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