CATANZARO «Il disimpegno della Coca Cola Company rispetto al mercato agrumicolo calabrese, se confermato, rivelerebbe un`evidente natura ritorsiva e punitiva, non conforme alle regole del mercato e al ruolo di una grande multinazionale con enormi interessi non solo in Calabria ma anche nel territorio nazionale». Lo afferma il deputato del Pd Marco Minniti in un`interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico, dell`Interno e dell`Agricoltura dopo la decisione manifestata dalla multinazionale americana di rinunciare all`acquisto di succo concentrato di agrumi calabresi. Minniti, che è primo firmatario dell`interrogazione sottoscritta anche dai parlamentari Nicodemo Oliverio, Maria Grazia Laganà Fortugno, Franco Laratta, Doris Lo Moro, Cesare Marini, Rosa Villecco Calipari, prendendo spunto dai contenuti dell`inchiesta della rivista The Ecologist, poi ripresi dall`Independent e delle polemiche che ne sono scaturite in relazione allo sfruttamento della manodopera extracomunitaria, chiede di sapere se i ministri interpellati «siano a conoscenza delle allarmanti informazioni pubblicate sulla stampa estera e internazionale e se non ritengano opportuno accertarne in tempi brevissimi la fondatezza e gli esatti contorni». Inoltre – il deputato del chiede di conoscere «quali provvedimenti si intendano assumere, ognuno per la sfera di propria competenza e qualora i fatti corrispondano a quanto riportato dalle fonti giornalistiche, ai fini della tutela della produzione della filiera agrumicola calabrese caratterizzata da annose e profonde distorsioni del mercato del lavoro». Il parlamentare del Pd chiede, infine, di conoscere «quali misure si intendano esperire per evitare che, stante la conferma dell`atteggiamento di disimpegno della Coca Cola Company in Calabria, si giunga al collasso di un contesto produttivo e sociale, quello della Piana di Rosarno, già duramente colpito dagli effetti della crisi economica e finanziaria nazionale e internazionale».
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