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Saviano: finalmente questo governo riconosce che la `ndrangheta è radicata al Nord

Parlare finalmente di `ndrangheta radicata al Nord e di cultura omertosa nelle regioni settentrionali è un segnale importante del «nuovo corso» della lotta alle mafie. Lo scrittore Roberto Saviano …

Pubblicato il: 29/02/2012 – 17:08
Saviano: finalmente questo governo riconosce che la `ndrangheta è radicata al Nord

Parlare finalmente di `ndrangheta radicata al Nord e di cultura omertosa nelle regioni settentrionali è un segnale importante del «nuovo corso» della lotta alle mafie. Lo scrittore Roberto Saviano interpreta così le affermazioni del ministro dell`Interno, Annamaria Cancellieri, durante un`audizione in commissione parlamentare Antimafia. Saviano, in un`intervista rilasciata ad Andrea Lucatello per Radio Capital e pubblicata su Repubblica.it, valuta «importantissime, cruciali e necessarie» le parole pronunciate dal ministro Cancellieri «nella misura in cui – spiega lo scrittore – soltanto un anno fa quando fa mi capitò in tv di usare l`espressione “la `ndrangheta interloquisce con i partiti al governo nel nord Italia, quindi interloquisce con le istituzioni, con l`imprenditoria, si catapultò l`allora ministro Maroni”». Il riferimento è alle polemiche scatenate dall`intervento di Saviano dopo la sua partecipazione alla trasmissione Vieni via con me, polemiche causate dalla «miopia del vecchio corso». «La differenza – afferma l`autore di Gomorra – è rappresentata dal fatto che l`attuale ministro ha affrontato subito il problema, perché non si tratta solo di parlare di mafia al Nord, che è stata sempre considerata nei processi come una colonizzazione da Sud al Nord, ma per la prima volta viene analizzato come problema che nasce al Nord. È un ottimo inizio per portare avanti una strategia vincente che mi aspetto da questo governo».
La Cancellieri in commissione Antimafia si è detta preoccupata soprattutto per il livello di omertà presente nelle regioni del Nord. Un altro tassello importante per Saviano: «Il problema omertoso viene sempre ascritto alla cultura meridionale. Al Sud si tace per paura di morire, è un`omertà quasi dovuta, necessaria per sopravvivere, avviene così in paesi come San Luca, Platì e Casal di Principe. Ma al Nord parliamo dell`omertà dell`imprenditore che tace su un suo partner economico, che magari ha legami con le organizzazioni; è l`omerta declinata in un aspetto economico, imprenditoriale e culturale, e non più soltanto il denunciare un vicino latitante. Omertà, quindi, oggi è non comprendere e non approfondire tutto ciò che al Nord è distanza e indifferenza nei confronti del problema mafioso. Quindi urlerei questa parola».
Saviano lo scorso anno si trovò di fronte un ministro dell`Interno infuriato, oggi si trova pienamente in sintonia con la visione di Annamaria Cancellieri. «Maroni – dice Saviano – ebbe un intento repressivo forte ma che riguardò soltanto un segmento della lotta alla mafia, che era quello degli arresti e dei sequestri di beni, tutto il resto era secondario. Ho la speranza che adesso possa partire una riforma che deve riguardare i capitali mafiosi. È più importante fermare i capitali di Matteo Messina Denaro e di Zagaria che fermare Matteo Messina Denaro e Zagaria. Questo governo deve farlo e non può più aspettare, le parole del ministro mi lasciano ben sperare».

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