Crisi Veolia, tra i "mercati forti" non c`è posto per la Calabria

Esercizio in rosso per il gruppo di tecnologie ambientali francese Veolia, che ha chiuso il 2011 con una perdita netta di 490 milioni di euro, appesantita da 780 milioni di elementi non ricorrenti negativi. Il gruppo, ha precisato l`amministratore delegato Antoine Frerot, è però riuscito a raggiungere gli obiettivi che si era fissato in materia di cash flow, positivo per 438 milioni di euro, e di riduzione dell`indebitamento netto, da 15,218 a 14,37 miliardi. Veolia procede inoltre con il suo piano di ristrutturazione, che prevede la cessione di una serie di asset e attività per rifocalizzarsi sui “mercati forti”. In quest`ottica, il gruppo francese, nel recente passato, ha tra le altre cose annunciato la possibilità di rinunciare al suo servizio di trattamento rifiuti in Calabria, a partire dal termovalorizzatore di Gioia Tauro. I manager del colosso francese, come si ricorderà, avevano incontrato i sindacati e il commissario Vincenzo Speranza, per illustrare lo stato di difficoltà specifica incontrata nella nostra regione, sia per quanto riguarda i presunti crediti vantati (100 milioni di euro), sia le presunte perdite riscontrate che sarebbero pari a 7 milioni di eeuro nel 2009 e 10 milioni di euro nel 2010.