Un altro duro colpo alla criminalità organizzata calabrese operante in Piemonte è stato messo a segno sotto il profilo della lotta all`accumulo di capitali illeciti. La Direzione investigativa antimafia di Torino ha infatti confiscato un patrimonio per un valore di dieci milioni di euro a un clan della `ndrangheta che riciclava i proventi del narcotraffico in investimenti immobiliari e nella gestione di importanti appalti pubblici. Tra i beni oggetto del provvedimento vi sono ville, abitazioni, aziende agricole e terreni edificabili ubicati in Piemonte, in Lombardia e in Calabria.
I beni e patrimoni confiscati fanno riferimento all`operazione “Pioneer”, scattata nell`ottobre
2008, sul riciclaggio del denaro che proveniva dalla vendita di stupefacenti ed era investito in beni immobili, terreni ed edifici.
I beni confiscati appartengono quasi tutti a società facenti riferimento ai piemontesi Ilario D`Agostino, 49 anni, e Francesco Cardillo, 44 anni. Soltanto una villa a Legnano (Milano) è di proprietà di Cosimo Barranca, ritenuto dagli investigatori capo della “locale” della `ndrangheta nel capoluogo lombardo.
D`Agostino è attualmente detenuto in carcere dopo essere stato arrestato nell`ambito dell`operazione “Minotauro” del giugno 2011; in precedenza era stato colpito dal provvedimento di obbligo di dimora nel Comune di residenza per cinque anni; Cardillo, invece, sta scontando un provvedimento di obbligo di dimora nel Comune di residenza per quattro anni.
x
x