Blitz contro i Facchineri a Milano, 23 arresti

È stata ribattezzata in codice “Black hawk” l`operazione della guardia di finanza di Milano che ha scompaginato la ramificazione milanese della cosca di `ndrangheta dei Facchineri. Il blitz ha portato all`esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare, di cui 22 in carcere e una agli arresti domiciliari, e al sequestro di beni mobili e immobili per oltre 5 milioni di euro.
A eseguire i provvedimenti restrittivi sono stati i militari del nucleo di Polizia tributaria e del Gruppo pronto impiego di Milano. I reati contestati (alcuni con l`aggravante del metodo mafioso) sono riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, usura, estorsione, truffa, corruzione, sostituzione di persona, trasferimento fraudolento di valori, associazione a delinquere, furto aggravato, ricettazione, evasione.
Gli arrestati, secondo l`accusa, graviterebbero attorno al clan calabrese che opera a Milano, pur avendo conservato legami con la terra di origine. Vittime delle estorsioni erano diversi imprenditori lombardi.
GLI ARRESTATI
I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, Luigi Varanelli, su richiesta del sostituto procuratore della Dda Giuseppe D’Amico, sono i cugini Giuseppe e Vincenzo Facchineri, rispettivamente di 37 e 44 anni, esponenti dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Cittanova; Orlando Purita (50) e Gianluca Giovannini (46), “mediatori” del clan, il secondo dei quali broker del settore nautico ; Stefano Scatolini (45); il vicebrigadiere dei carabinieri Salvatore Russo (48); Graziella Zanotti (45); Carmine Cambareri (50) e Salvatore Muià (42). Ad altri 14 indagati il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere.