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Il salumificio Dodaro chiude i battenti

COSENZA Il salumificio Dodaro SpA chiude i battenti. È la stessa azienda, leader nel settore della produzione di salumi tipici calabresi (da 45 anni presente sul mercato nazionale ed in molti merca…

Pubblicato il: 07/03/2012 – 20:05
Il salumificio Dodaro chiude i battenti

COSENZA Il salumificio Dodaro SpA chiude i battenti. È la stessa azienda, leader nel settore della produzione di salumi tipici calabresi (da 45 anni presente sul mercato nazionale ed in molti mercati esteri con la missione di valorizzare i prodotti della norcineria calabrese), a comunicarlo, in una nota diffusa dall`Ansa. «Il salumificio Dodaro – spiega la direzione dell`azienda alimentare cosentina – è stata costretta a causa di eventi peraltro esterni alla società ed ai fattori competitivi della stessa a comunicare la decisione di interruzione della produzione in Calabria e delle attività dell`unità produttiva sita in Spezzano Albanese-Castrovillari». L` unità produttiva aveva rappresentato per l`azienda Dodaro, dopo i primi 40 anni di attività nello storico stabilimento di Castrolibero, una «sfida importante mediante la realizzazione di un nuovo e moderno stabilimento di produzione che rappresenta un gioiello di tecnologia e innovazione di tutti i processi produttivi nel rispetto degli standard più rigorosi per la sicurezza alimentare ed anche dell`ambiente essendo dotato di un moderno impianto fotovoltaico che contribuisce, se pur parzialmente, ad abbattere oltre 270.000 Kg /annui di anidride carbonica con un equivalente risparmio di 92,69 Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio). Ad oggi l`unità locale di Spezzano Albanese-Castrovillari occupa 50 dipendenti tutti a tempo indeterminato e sorge su una superficie di oltre mq 75.000 di cui circa mq 10.000 occupati da due distinti opifici». «Purtroppo la sofferta decisione si è resa necessaria non essendo ulteriormente procrastinabile una gestione compromessa dai riferiti eventi esterni che hanno impegnato sino ad oggi la famiglia Dodaro a condurre una vera e propria battaglia di legalità». «Il pensiero più importante in questo momento – riferisce il presidente Giuseppe Dodaro – è rivolto a tutti i lavoratori avendo la consapevolezza dei tanti disagi che tale decisione determinerà. Siamo però già impegnati a ricercare soluzioni che consentano ad ognuno di loro di alleviare le conseguenze della interruzione delle attività, individuando di concerto e con il fondamentale contributo della Flai Cgil e Uila Uil e delle rappresentanze dei lavoratori ogni strumento di legge, anche attraverso specifiche verifiche presso il ministero del Lavoro, utile per la tutela degli interessi degli stessi». Intanto la Flai Cgil e Uila Uil nel prendere atto delle difficoltà rappresentate «ritengono utile in questa fase una salvaguardia delle potenzialità della struttura produttiva e delle professionalità dei lavoratori valutando ogni possibile forma di rilancio dello stabilimento e determinando così prospettive che mantengano vive le prerogative del lavoro». Dodaro conclude con «un ringraziamento per tutti i clienti che nel corso degli anni hanno preferito i prodotti del Salumificio Dodaro ai quali si promette il massimo sforzo per ricercare nuove strategie aziendali che consentano presto di far tornare i nostri pregiati prodotti sul mercato».
Il gruppo Dodaro si occupa anche di edilizia sociale e di editoria. Dal comunicato della proprietà non è chiaro se la crisi che ha investito il comparto alimentare possa avere ripercussioni anche negli altri settori, ma non è questo l’unico punto oscuro della nota diffusa dall’Ansa.
Quando si dice che la produzione dello stabilimento di Spezzano cessa la sua attività «costretta a causa di eventi peraltro esterni alla società ed ai fattori competitivi della stessa» e che «purtroppo la sofferta decisione si è resa necessaria non essendo ulteriormente procrastinabile una gestione compromessa dai riferiti eventi esterni che hanno impegnato sino ad oggi la famiglia Dodaro a condurre una vera e propria battaglia di legalità» si aprono scenari inquietanti. E che meriterebbero maggiore chiarezza. Quali sono gli «eventi esterni»? Perché la famiglia Dodaro deve condurre una «battaglia di legalità»? E contro chi? Il destino di oltre 50 famiglie resta così appeso ad un futuro troppo oscuro e da chiarire al più presto.

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