I partiti di centro convergono sul nome di Ciconte

CATANZARO Manca solo il passaggio formale dell`ufficializzazione, per il resto non ci sono più dubbi sulla candidatura a sindaco di Catanzaro di Vincenzo Ciconte. Sul suo nome stasera è arrivata la convergenza dei quattro partiti del terzo polo (Udc, Mpa-Ad, Fli e Api) oltre che dei Socialisti di Zavettieri, Udeur, Polo Civico, del movimento “Azione Popolare”, di quello che fa capo all`ex primo cittadino di Simeri Crichi Saverio Loiero e altre forze minori.
Il consigliere regionale dovrebbe sciogliere le sue riserve nelle prossime ore e buttarsi a capo fitto nella campagna elettorale che lo vedrà contrapposto a Sergio Abramo (centrodestra) e Salvatore Scalzo (centrosinistra). L`esponente politico, eletto a Palazzo Campanella nella lista di Autonomia e diritti, non passerà nell`Udc. Smentite, almeno per il momento, le voci messe in giro ad arte da chi sperava di agitare le acque e far saltare l`accordo trovato tra le forze politiche di centro.
E poi c`è un altro particolare di non poco conto: in caso di elezione, Ciconte sarebbe chiamato a dimettersi per via della sentenza della Consulta che vieta il cumulo degli incarichi. In consiglio regionale il suo posto verrebbe occupato dal primo dei non eletti di Ad nella circoscrizione di Catanzaro. Nulla di strano se non fosse che a fare il suo ingresso nella massima assemblea elettiva calabrese sarebbe Paolo Abramo, fratello di quel Sergio che vuole fortissimamente tornare alla guida di Palazzo de Nobili. Insomma, c`è quanto basta per prevedere che all`interno della famiglia Abramo le elezioni saranno vissute con particolare suspance….