Cosenza, congresso Pdl senza sussulti: Loizzo coordinatore, Orsomarso sarà il suo vice

COSENZA Un congresso senza sussulti quello del Pdl, dove Simona Loizzo raccoglie il consenso unanime dell’assemblea. Del resto il nome di colei che era destinata a prendere il testimone lasciato da Gianfranco Leone già circolava diffusamente e la mancanza di una candidatura alternativa è un segno di quanto il Pdl della provincia di Cosenza abbia trovato unità attorno alla designazione del nuovo coordinatore. Così la Loizzo finisce per essere incoronata ancor prima della conclusione formale dell’assise, presentata subito dallo stesso Leone come chi dovrà guidare il partito nel prossimo futuro, assieme a Fausto Orsomarso, che verrà nominato coordinatore vicario. Il tutto alla presenza del presidente Scopelliti, che ascolta, affronta interviste ma poi inaspettatamente abbandona il congresso in tutta fretta, seguito dal suo enturage.
Allo stesso Scopelliti e a Gentile erano giunte le lusinghiere parole di Alfano, che in un messaggio si complimentava per la loro gestione del partito in Calabria, dove «sono riusciti con la loro attività ad azzerare ogni conflittualità». Alfano, dopo aver spiegato la necessità «di mettere in campo la migliore classe dirigente in un momento in cui la politica è sotto attacco», nel messaggio annuncia ai coordinatori regionali e all’assemblea del congresso di aver «deciso di chiamare presso la segreteria politica una vostra concittadina, l’onorevole Jole Santelli».
Dal palco Leone intanto ha il tempo di rievocare le sue due esperienze alla guida del partito. Dagli inizi dell’avventura di Forza Italia, quando i coordinatori venivano nominati da Arcore, passando poi  al primo congresso del partito, fino al 2003. Per poi tornare a prendere le redini di ciò che intanto era diventato il Pdl, dopo la fusione con An, quando fu richiamato in servizio per gestire una fase delicata del partito. Oggi è lui che presenta gli eredi. E Simona Loizzo al suo primo intervento da coordinatrice, sia pure non ancora formalmente nominata, rivendica orgogliosamente lo spirito di solidarietà sociale cui a suo parere deve essere impostato l’agire politico, frutto dell’eredità della cultura paterna. Poi ringrazia i fratelli Gentile, ricordando di Pino «il suo impegno di autentico socialista come sindaco di Cosenza», e di «Tonino l’impegno insieme al presidente Scopelliti alla guida del partito in Calabria».
In realtà i Gentile si confermano senza che ce ne fossero dubbi i veri dominus del partito nella provincia cosentina, essendo la Loizzo espressione di una loro indicazione, dimostrando che da queste parti il Pdl ha sostanzialmente una sola anima. Simona Loizzo non scorda di essere un apprezzato medico, ma è col nuovo vestito politico che rivendica al governo regionale «di aver sanato i conti della sanità, anche a costo di tagli». Poi sposta l’attenzione sul futuro dei giovani e afferma la propria preoccupazione, annunciando che «è necessario socializzare la crisi», intendendo forse che gli esiti della congiuntura vanno spalmati più equamente nella società. Dopo il brivido di una affermazione così somigliante a una scelta di sinistra, la Loizzo punta a spiegare quale sarà la sua linea in fatto di alleanze, e guardando Orsomarso conferma che «si deve proseguire sulla via già intrapresa, per poter puntare alla conquista della Provincia».
Il resto sono gli interventi dei colonnelli, che una decisione già assunta circa chi sarà il coordinatore provinciale del partito riduce a rito senza suspence.