Museo di Reggio, Principe: «Caligiuri non rispetta il lavoro degli altri»

CATANZARO «L`assessore alla Cultura della Regione Mario Caligiuri, dalle pagine dei quotidiani locali si vanta che “il museo di Reggio Calabria sarà presto ultimato grazie a un lavoro di squadra tra Regione e ministero, rappresentando l`opera pubblica più importante dei 150 anni dell`Unità d`Italia”. Non dice, però, Caligiuri nemmeno una parola sull`ideazione e la progettazione, sul finanziamento iniziale e sulla realizzazione dell`opera e, soprattutto, non spiega perché il museo Magna Grecia è, assieme al San Carlo di Napoli, l`unica opera del Sud inserita tra quelle celebrative del 150esimo anniversario dell`Unità d`Italia». Lo afferma Sandro Principe, capogruppo regionale del Pd. «Ritenendo l`atteggiamento del professor Caligiuri – ha aggiunto – ingeneroso e poco rispettoso dell`impegno e del lavoro altrui. Mi corre l`obbligo di ricostruire la storia di questa opera attingendo ai miei ricordi. Tutto ovviamente, potrà essere verificato facilmente e l`architetto Prosperetti, direttore dei Beni culturali e paesaggistici della Calabria, potrà, eventualmente, smentirmi. Ero stato nominato dal presidente Loiero assessore alla Cultura da poche settimane, allorché mi incontrai con Prosperetti per una panoramica sulle problematiche riguardanti i beni culturali e i musei. Dal confronto venne fuori l`idea di realizzare un nuovo museo a Reggio Calabria, per ospitare in modo adeguato i Bronzi di Riace e le magnifiche collezioni di reperti della Magna Grecia, che nella nostra immaginazione doveva rappresentare un grande attrattore culturale come il museo di Bilbao. Dopo un`adeguata ricerca per reperire i fondi disponibili trovai un finanziamento di 150mila euro circa per redigere uno studio di fattibilità dell`idea, che commissionai alla direzione regionale dei Beni culturali. Tecnici e studiosi di fama internazionale, presentarono lo studio di fattibilità, con il quale si ritenne più utile e opportuno procedere ai lavori di ristrutturazione di Palazzo Piacentini, come primo intervento di un percorso museale ed espositivo che doveva arrivare sino al lungomare, in prossimità della Torre Nervi. Consegnai personalmente lo studio di fattibilità all`allora ministro della Cultura e vice premier, Francesco Rutelli, il quale mi garantì che avrebbe fatto di tutto per inserire la ristrutturazione di Palazzo Piacentini tra le grandi opere da realizzare per il 150esimo anniversario dell`Unità d`Italia. Nel contempo, Rutelli mi chiese di garantire una compartecipazione finanziaria della Regione per realizzare l`intervento sul museo Magna Grecia di Reggio Calabria. Per venire incontro all`esigenza manifestatami da Rutelli, nel predisporre l`atto aggiuntivo all`Apq Beni Culturali, disposi, in ciò confortato dalla struttura tecnico-amministrativa del Dipartimento, di cofinanziare la ristrutturazione di Palazzo Piacentini con un investimento di 2.500.000,00 euro. A seguito delle iniziative e degli impegni sopra evidenziati, la ristrutturazione di Palazzo Piacentini fu inserita nell`elenco delle prime sette grandi opere da realizzare per le celebrazioni del 150esimo anniversario della nascita dello Stato italiano, con una copertura finanziaria complessiva di circa 18 milioni di euro». «Nessuno – ha concluso Principe – mette in dubbio l`impegno di tutti i gruppi rappresentati a Palazzo Campanella e dell`attuale governo presieduto da Monti per reperire i fondi al fine di completare l`opera. Mi sembra, però, opportuno ricordarne la storia, costellata da importanti e produttive azioni politiche e amministrative della Regione e del governo di centrosinistra».