I calabresi con un danno o un’insufficienza renale sono 180mila. È il dato riferito da Teresa Papalia, presidente della Società calabrese di nefrologia, commentando i dati relativi alla “Giornata del rene”: un’iniziativa promossa dalla National kidney foundation, dalla Fondazione italiana rene e dalla stessa Società italiana di nefrologia allo scopo di sensibilizzare l`opinione pubblica su questo tipo di patologie.
«Sulla prevenzione delle malattie renali facciamo già tanto e contiamo di fare di piùu na volta che la rete nefrologica, alla quale sta lavorando una task force da noi richiesta alla Regione, sarà definitivamente messa a punto e, come chiediamo, rafforzata», ha spiegato Teresa Papalia. La Calabria, ha aggiunto la presidente della Sin, «ha partecipato alla Giornata del rene con una serie di iniziative in tutte e cinque le province. Medici e infermieri sono stati presenti in diverse piazze con appositi gazebo, negli ambulatori ospedalieri aperti al pubblico e nellescuole. Personale medico e infermieristico delle nefrologie e dialisi di tutte le Aziende ospedaliere e delle Aziende sanitarie calabresi, in collaborazione con la Croce rossa italiana, hanno effettuato gratuitamente controlli della pressione arteriosa ed esami delle urine raccolte al momento per il controllo dell`eventuale presenza di proteinuria e hanno fornito materiale illustrativo e informazioni sulla crescente diffusione delle malattie renali e sull`importanza della prevenzione delle nefropatie i cui costi economici e sociali sono elevatissimi».
Quest`anno l`invito della presidente della Sin è statoraccolto dai vertici delle cinque province calabresi che hanno concesso il loro patrocinio, contribuendo al successo dell`iniziativa. «L`adesione delle Province – ha detto ancora Teresa Papalia – rappresenta un valore aggiunto che ha contribuito non solo alla diffusione delle conoscenze e alla sensibilizzazione della popolazione al problema delle malattie renali, ma anche alla consapevolezza che le società scientifiche e gli operatori sanitari, con l`aiuto delle istituzioni, nel promuovere la prevenzione delle malattie propongono obiettivi primari di salute pubblica. E ciò vale soprattutto in campo nefrologico per il peso epidemiologico, la complessità clinica e le implicazioni sociali e finanziarie delle malattie renali».
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