OPPIDO MAMERTINA Un bracciante agricolo di 42 anni, Vincenzo Ferraro, è stato ucciso stamani in un agguato a Oppido Mamertina. L`uomo, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, si trovava in una zona di campagna quando qualcuno gli ha sparato diversi colpi di fucile caricato a pallettoni. In auto insieme a lui c`erano due extracomunitari che il bracciante stava accompagnando a lavorare nei campi e che sono rimasti illesi. La famiglia Ferraro è stata coinvolta nella faida che ha insanguinato Oppido a metà degli anni 80. La vittima era cugino di Giuseppe Ferraro, latitante da una ventina d`anni. A ricostruire la dinamica dell`agguanto i due extracomunitari che sono stati interrogati per tutto il giorno dai carabinieri nella speranza di avere indicazioni utili a risalire all`autore del delitto. Secondo quanto si è appreso, i due hanno riferito che mentre stavano transitando per una stradina di campagna a bordo della Nissan Patrol di Ferraro, un uomo col volto coperto è sbucato da un lato e si è piazzato davanti alla vettura sparando alcuni colpi di fucile che hanno centrato la vittima. Quindi è fuggito.
L`omicidio del bracciante è il secondo che avviene a Oppido nelle ultime settinane. Prima di Ferraro era stato freddato, il 2 marzo scorso, sempre nelle campagne del centro aspromontano, Domenico Bonarrigo. Le famiglie delle due vittime sono rimaste coinvolte nella faida che a metà degli anni 80 insanguinò Oppido, tant`è che il padre di Domenico Bonarrigo, Giuseppe, fu ucciso nel 1986. Le indagini sul delitto di stamani sono appena agli inizi, ma per le modalità di esecuzione, pare difficile anche agli stessi investigatori che i due omicidi non siano collegati tra loro. Una circostanza che fa aumentare il timore di una ripresa della faida dopo anni di calma, almeno apparente.
x
x