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Mazzei attacca: «Rinviati alla prossima legislatura i tagli ai costi della politica»

«C`è molta ostinazione sullo scioglimento delle comunità montane, mentre si rinviano alla prossima legislatura i tagli ai costi della politica». Ad affermarlo è stato il presidente dell’Uncem, Vinc…

Pubblicato il: 14/03/2012 – 16:27
Mazzei attacca: «Rinviati alla prossima legislatura i tagli ai costi della politica»

«C`è molta ostinazione sullo scioglimento delle comunità montane, mentre si rinviano alla prossima legislatura i tagli ai costi della politica». Ad affermarlo è stato il presidente dell’Uncem, Vincenzo Mazzei, durante un convegno che si è svolto a palazzo Campanella. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi amministratori delle comunità montane e ha fornito ai rappresentanti di questi enti l’occasione per chiarire la loro posizione: «Non abbiamo da difendere alcuna “casta montana”, né posizioni di potere, ma spiegare le buone ragioni in difesa della montagna calabrese», ha sostenuto Mazzei.
Al dibattito hanno preso parte anche diversi consiglieri regionali. Per il pidiellino Giovanni Nucera, è «apprezzabile il lavoro preparatorio posto in essere dalla giunta regionale che può essere arricchito durante i lavori nella commissione competente poiché non bisogna dimenticare che la montagna ha bisogno comunque di un soggetto istituzionale attuatore della programmazione regionale». Da parte sua, Pasquale Tripodi (Misto) ha evidenziato che «ci si trova dinanzi al momento delle scelte e delle decisioni. Non sono convinto appieno dell`approccio dato alla questione dall`assessore Trematerra, ma sulla proposta di ridisegno dell`assetto istituzionale per la montagna, anche perché si tratta di materia statutaria, sono dell`idea di ricercare soluzioni autenticamente bipartisan per dare più efficacia a provvedimenti di notevole peso politico ed istituzionale».
Il vicepresidente del consiglio regionale, Alessandro Nicolò, ha detto che «l`argomento preconizza un confronto tra tutti i soggetti istituzionali interessati, senza infingimenti. Dico subito che la proposta di legge della giunta regionale è una efficace base di partenza, e che tiene conto del fatto che la Calabria è costituita per il 70% del territorio di alta collina e montagna. Per questo considero ingenerose e premature talune critiche, con l`impegno di lavorare affinché la commissione Riforme sia il terreno adatto per definire i migliori assetti istituzionali in grado di fornire risposte innovative al territorio ed agli enti interessati». Per l`assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Caridi, «è venuto il momento di dare forti segnali di cambiamento. Tagliare gli enti inutili non significa certamente cancellare la montagna. Anzi – ha sottolineato – abbiamo posto tra gli obiettivi prioritari di sviluppo le aree rurali ed il rilancio della montagna».

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