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Cosenza, nuovo scontro sui cimiteri: «Gentile dica chi ha chiesto la raccomandazione»

«Una vicenda assai grave». Così il vicecapogruppo del Pd al Comune di Cosenza, Marco Ambrogio, definisce le accuse rivolte dal vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici della città dei Bruzi, Kat…

Pubblicato il: 14/03/2012 – 20:01
Cosenza, nuovo scontro sui cimiteri: «Gentile dica chi ha chiesto la raccomandazione»

«Una vicenda assai grave». Così il vicecapogruppo del Pd al Comune di Cosenza, Marco Ambrogio, definisce le accuse rivolte dal vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici della città dei Bruzi, Katya Gentile, sulla presunta «raccomandazione di una tumulazione chiestale da un consigliere comunale di minoranza».
«Essendo noi tre, consiglieri di minoranza di questo Comune, che peraltro abbiamo inteso denunciare le vicende cimiteriali prima che se ne interessasse la stampa nazionale, chiediamo al vicesindaco di essere chiara nel far conoscere il nome del consigliere interessato senza sparare nel mucchio, finendo peraltro, e siamo sicuri che non era l`intento della Gentile, per offendere la dignità di ognuno di noi», aggiunge Ambrogio.
Sulla questione è intervenuto anche il gruppo Pse-Sel: «Non abbiamo idea di chi sia il consigliere che avrebbe chiesto al vicesindaco un trattamento di favore nella triste lista d`attesa per dare a un proprio caro una degna sepoltura. La cosa è per noi fonte di grande rammarico. Prima di tutto perché in questa città, come il vicesindaco ci ricorda, per una sepoltura c`è una lista d`attesa» così lunga «che ci si ritrova nella condizione di dover ricorrere a una raccomandazione. In secondo luogo perché questa richiesta d`intervento, comprensibile dal punto di vista umano, è inaccettabile se proviene da un consigliere che sfrutta così la sua carica per costruirsi una scorciatoia rispetto a tutti gli altri che altro non hanno da offrire se non la loro angoscia e il loro dolore. E infine – prosegue la nota del gruppo Pse-Sel – perché la dichiarazione della Gentile ha nella coda una buona dose di veleno. Tirare in ballo un`intera un`area politica e non fare il nome del consigliere non è denunciare, ma è un semplice fare allusione. E allora il vicesindaco sgomberi il campo dal sospetto che ha indotto in noi e cioé che questa sua allusione celi altri fini. La Gentile faccia nome e cognome. Non ci spaventa dover criticare pubblicamente un consigliere che si è comportato in questo modo. Anche se dovesse appartenere alla nostra area. Ma soprattutto non tiri più in ballo in questo modo un`intera area politica perché su faccende relative alla pubblica moralità – conclude il comunicato – questa amministrazione non può davvero permettersi di dare lezioni a nessuno».

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