RENDE Beni per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro sono stati sequestrati dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza a Rende nell`ambito di un`indagine su una società risultata beneficiaria di un contributo pubblico di 10 milioni di euro per la sperimentazione di un generatore di energia elettrica alimentato a gas. L`amministratore delegato della società, Luciano Pellicori, che ha dichiarato il ritrovamento casuale di uno zainetto con all`interno oltre un milione e mezzo di euro è stato denunciato. L`indagine dei finanzieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha permesso di far rilevare profili a carico del legale rappresentante della società che ha fatto pervenire alla banca concessionaria una serie di documenti falsi con riferimento al sostenimento di oneri di spesa rivelatisi in parte o in tutto inesistenti. I militari hanno appurato che il generatore di energia non era stato mai prodotto e dipendenti della società che dovevano essere coinvolti nel programma scientifico non avevano mai partecipato alle attività di ricerca. Inoltre, i macchinari acquistati con fondi pubblici dalla società sono stati utilizzati per altri scopi diversi daquelli previsti o sono stati trovati in totale stato diabbandono. Il sequestro ha riguardato oltre un milione di euro quale parte residuale (non ancora erogata) del contributo pubblico; uno stabilimento industriale per un valore di oltre 30 milioni di euro e somme nella disponibilità dell`amministratore per un importo di 8 milioni e 800mila euro. Le indagini sono tuttora in corso e concernono, in particolare, il progetto inerente alla fase di “industrializzazione“, finanziato, secondo le dichiarazioni dell`amministratore, anche grazie al ritrovamento casuale dello zainetto contenente oltre un milione e mezzo di euro in contanti.
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