Ultimo aggiornamento alle 21:45
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Napoli: «La Piana abbandonata a se stessa»

GIOIA TAURO «I cittadini del territorio della Piana di Gioia Tauro non possono più ritenersi soddisfatti dagli impegni, puntualmente disattesi, assunti nelle varie campagne elettorali, tantomeno da…

Pubblicato il: 15/03/2012 – 12:14
Napoli: «La Piana abbandonata a se stessa»

GIOIA TAURO «I cittadini del territorio della Piana di Gioia Tauro non possono più ritenersi soddisfatti dagli impegni, puntualmente disattesi, assunti nelle varie campagne elettorali, tantomeno da “passerelle” di carattere propagandistico – elettorale, che non producono la soluzione dei problemi». È quanto dichiara, in una nota, il coordinatore regionale di Futuro e libertà, Angela Napoli che denuncia il grave stato di degrado in cui versa il territorio della Piana. Secondo l`esponente regionale del partito di Fini, in particolare, «lavoro, ambiente, sanità, trasporti, viabilità: tutti settori che registrano attualmente uno stato emergenziale mai raggiunto nel tempo». Per la Napoli la responsabilità ricadrebbe  su quei «politici, che non hanno il pudore  né di chiedersi dove siano finite le ingenti risorse finanziarie che nel tempo sono state trasferite in Calabria, ed anche nella Piana di Gioia Tauro, né di responsabilizzare i governi politici nazionali rispetto alla disattenzione che da parte degli stessi c’è stata nei confronti della Calabria». Ma non solo. «A livello regionale – sottolinea la deputata finiana – alla Calabria è sempre mancata una programmazione ad ampio spettro utile ad omogeneizzare gli interventi, con la conseguente  prevalenza di contributi “tampone” che hanno finito con il favorire il mantenimento dello stato emergenziale». Poi la Napoli denuncia il mancato decollo del porto di Gioia Tauro che «avrebbe dovuto e potuto rappresentare il vero volano per lo sviluppo dell’intera Regione. Ma fin da subito si è preferito fare affidamento solo sull’attività di Transhipment della monopolista MedCenter, piuttosto che puntare sulla polifunzionalità del più importante porto del Mediterraneo. Ed oggi registriamo l’annullamento della gara per interporto e l’incognita degli sbandierati finanziamenti per l’attuazione dell’Apq sulla logistica». Sempre sulle problematiche legate al porto l`esponente nazionale di Fli sostiene che «a gennaio abbiamo registrato grande plauso per l’acquisizione da parte della Msc del 33% delle azioni della MedCenter (MCT), ma nulla sulle conseguenti strategie occupazionali. Ed oggi la dirigenza della MCT ha prospettato il prolungamento della Cassa integrazione straordinaria (Cis) per il secondo anno consecutivo, per di più con un sensibile aumento degli esuberi visto l’inserimento in organico di circa 180 ex precari che avevano presentato giusto ricorso al giudice del Lavoro». Inoltre la Napoli sottolinea la cattiva gestione politica anche delle vicenda Veolia e del termovalorizzatore. «Le strade dei Comuni di Gioia Tauro e Taurianova – afferma –, ma non solo, non sono mai state così invase dalla spazzatura con conseguente forte rischio igenico-sanitario per i cittadini, nel mentre la società francesce Veolia, che tramite la Tec (Termo energia Calabria) gestisce il sistema rifiuti, decide la concentrazione dei propri investimenti in Paesi che assicurino un pil  in crescita ed una legislazione favorevole e “Piana Ambiente”, società che gestisce i servizi di raccolta dei rifiuti nella Piana a causa della forte crisi finanziaria viene posta in liquidazione, lasciando sul lastrico alcune centinaia di lavoratori. La società Veolia, anche aggiudicataria per il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro è subentrata, nel 2000, in circostanze mai chiarite, ad un raggruppamento temporaneo d’imprese, e nel 2003 grazie ad un atto di sottomissione e ad una perizia di variante venne ridefinita con finanziamenti pubblici per far fronte ad una riduzione di tariffa che era richiesta come compensazione ambientale per la popolazione della Piana di Gioia Tauro. L’abbandono della società Veolia oltre che a rendere indispensabile il ricorso ad altra società per il sistema di rifiuti, fa continuare l’annosa problematica sulla costruzione del raddoppio del termovalorizzatore ma anche, come credo, il dubbio sulla concessione di circa tre milioni di euro da investire sul sociale e sulla promozione sportiva, come da accordo, stipulato nel maggio 2011, tra la Regione Calabria e la stessa società francese». E, infine, c`è la questione sanità nella Piana per la quale l`esponente politico afferma che «occorrerebbe scrivere fiumi di parole per le quali non potrebbe esserci ospitalità sui quotidiani». Per cui la situazione attuale secondo la Napoli sarebbe la seguente: «chiusura di presidi e divisioni solo a mero scopo di rancore politico, sicuramente non legittimata da un dovuto piano sanitario regionale e tantomeno da una adeguata programmazione dei presidi da riconvertire. In sintesi, soldi pubblici già spesi per una sanità che non garantisce il diritto alla salute dei cittadini, se è vero, come purtroppo è vero, che la Calabria è persino in debito di ben 236 milioni con le altre regioni per la mobilità sanitaria». Tutti aspetti che assieme alle questioni su «trasporti, viabilità, malaffare, corruzione, ‘ndrangheta» portano la parlamentare finiana a porsi una domanda: «i cittadini di questa parte del territorio calabrese a quale buon Dio dovranno affidarsi per sentirsi parte integrante di una Regione?»

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x