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Legambiente: «Il nord Italia è una sorta di "Cemento spa"»

GENOVA Il rapporto tra mafia, abusivismo ed edilizia è un`equazione ormai accertata anche al Nord, al punto che per la criminalità organizzata tutto il nord Italia è una sorta di “Cemento spa”: ill…

Pubblicato il: 15/03/2012 – 18:49
Legambiente: «Il nord Italia è una sorta di "Cemento spa"»

GENOVA Il rapporto tra mafia, abusivismo ed edilizia è un`equazione ormai accertata anche al Nord, al punto che per la criminalità organizzata tutto il nord Italia è una sorta di “Cemento spa”: illegalità, corruzione e abusivismo sono un humus ideale per favorire le infiltrazioni in settentrione. Questa la sintesi di “Cemento spa”, il dossier di Legambiente presentato oggi a Genova in occasione della XVII Giornata contro tutte le mafie, organizzata per sabato a Genova dall`associazione Libera. Il dossier fornisce dati basati sulle risultanze investigative e le analisi conseguenti. Nelle regioni del Nord Italia – Liguria in testa, Lombardia e Emilia Romagna – sono 26 i clan e le `ndrine censiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e 1.431 i beni confiscati. La Liguria detiene il triste primato delle infrazioni in materia edilizia con il 25,2% dei reati registrati nell`intero nord Italia, 337 sequestri e 2.641 persone denunciate. Al 2/o posto c`è la Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Trentino, Friuli e Valle d`Aosta. Tra le province del Nord, quella che presenta maggiori criticità è Imperia, seguita da Genova, Savona e Sondrio. È stato il vorticoso giro d`affari che ruota attorno all` edilizia e al movimento terra, oltre che alle grandi opere pubbliche, a far diventare il nord Italia appetibile per la criminalità organizzata, i cui insediamenti risalgono ai tempi del “confino” dei capi clan siciliani, calabresi e campani. «La capacità di penetrazione delle organizzazioni criminali in enti locali e negli appalti per i lavori pubblici – ha detto Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – si è rafforzata anche grazie alla crisi economica. Il ponente ligure, con i Comuni di Ventimiglia e Bordighera sciolti per infiltrazione mafiosa a causa di interessi legati alla costruzione dei porti, al gioco d`azzardo e alla gestione degli appalti ne rappresenta una prima evidenza». Nel dossier di Legambiente viene ricordato l`alto numero di clan e `ndrine presenti al Nord: sono ben 26 e vengono considerati quelli di maggior spessore criminale ed economico. Un altro dato che sintetizza la gravità della situazione è quello relativo ai beni confiscati alla criminalità organizzata: in tutta Italia, la Lombardia si attesta al terzo posto per numeri di confische: 205 sono stati i beni mobili e immobili posti prima sotto sequestro e poi confiscati dopo Sicilia (561) e Campania (317). E Milano, con 190 immobili sottratti ai clan è la quinta città d`Italia dopo Palermo (1.924), Reggio Calabria (245), Motta Sant`Anastasia, in provincia di Catania (230) e Roma (209).

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