FALERNA MARINA Protesta oggi dei profughi della guerra in Libia lungo la statale tirrenica. Circa sessanta migranti – provenienti dal centro di accoglienza di Falerna – hanno manifestato occupando la statale 18 all`altezza dello svincolo autostradale. Una protesta pacifica, durata circa tre ore, che ha causato solo rallentamenti alla circolazione dei mezzi lungo l`importante arteria che collega l`intera fascia tirrenica. Sul posto si sono recate anche le forze dell`ordine che hanno provveduto a regolare il traffico. Mentre alcuni funzionari del vicino commissariato di Polizia di Lamezia Terme hanno parlato direttamente con i manifestanti per comprendere le ragioni della protesta.
In particolare l`azione è iniziata intorno alle 8,30 quando, appunto, una sessantina di profughi hanno manifestato con slogan e striscioni il loro disagio per le condizioni in cui sono costretti a vivere da undici mesi. Le richiesta dei manifestanti sono quelle di ottenere procedure più rapide di riconoscimento del loro status giuridico di rifugiato e la conseguente consegna di documenti appositi – il permesso di soggiorno per motivi umanitari – che permettano loro di avere un proprio futuro. Sono in molti, infatti, che chiedono il permesso di rientrare in Libia per ricongiungersi con le proprie famiglie. Mentre altre preferirebbero spostarsi in altri Paesi dell`Europa per iniziare una nuova vita.
Il disagio esploso oggi anche nella vicina cittadina di Amantea, dove risiedono altri profughi, deriva dalla lunga permanenza nei centri di accoglienza di molte decine di persone. Una situazione resa ancor più incandescente dalla circostanza che alcuni di questi profughi, pur provenendo tutti dalla Libia, hanno ottenuto un trattamento differenziato a secondo la nazionalità d`origine. Da qui la rabbia dei profughi che chiedono per questo parità di trattamento. Una richiesta che sarà nuovamente formulata con un documento che i migranti presenteranno nelle prossime ore al commissariato di polizia di Falerna.
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