Una Reggina rimaneggiata addomestica il Livorno

Criticata, maltrattata, snobbata. Eppure è sempre lì. La Reggina di Gregucci non fa sfracelli ma batte il Livorno, perpetuando la tradizione positiva delle sfide con i labronici e riportandosi a tre punti dal Varese, ultimo vagone del treno dei play off. Un convoglio che gli amaranto calabresi potrebbero agganciare già sabato prossimo, quando saranno di scena in casa dei lombardi.
La gara con la squadra di mister Madonna non comincia sotto i migliori auspici, soprattutto per le numerose e pesanti assenze. I padroni di casa sono infatti privi di Bonazzoli, Campagnacci e Nicolas Viola per infortunio, oltre a Cosenza, fermato per squalifica. Condizionata dalle defezioni, la Reggina si ritrova sotto di un gol al 22’, quando Paulinho di testa manda alle spalle di Zandrini. Un minuto dopo è ko per infortunio anche Freddi, rimpiazzato da D’Alessandro. Superata la mezz’ora della prima frazione di gara, proteste dei calabresi per un atterramento di Ragusa in area da parte di Lambrughi, non sanzionato dall’arbitro Palazzino. Al 34’ il pareggio della formazione di casa, firmato da Alessio Viola con un diagonale scoccato di sinistro dal centro dell’area di rigore. Nella ripresa, Gregucci richiama in panchina l’attaccante Ceravolo a beneficio del fantasista Montiel (13’). E il sudamericano alla mezz’ora ricambia la fiducia con il gol vittoria, realizzato direttamente su calcio di punizione, con la palla che s’insacca sotto la traversa. La Reggina amministra bene il finale e porta a casa una vittoria che tiene accesa la speranza di rientrare a sorpresa nella corsa per la promozione.