REGGIO CALABRIA Resta agli arresti domiciliari il poliziotto Bruno Doldo. Il Tribunale della libertà di Reggio Calabria, presieduto da Filippo Leonardo, ha rigettato la richiesta di revoca dell`ordinanza di custodia cautelare avanzata dagli avvocati Nico D`Ascola e Tonino Curatola. Poche settimane fa, l`agente di scorta Bruno Doldo è stato arrestato nell`ambito dell`inchiesta “San Giorgio”, coordinata dal sostituto procuratore della Dda Marco Colamonici. Si tratta di un`operazione antimafia contro la cosca Caridi federata con la potente consorteria dei Libri. In sostanza, secondo la ricostruzione della Procura, il poliziotto avrebbe rivelato informazioni riservate a soggetti affiliati alla cosca Caridi. Dalle indagini, infatti, emergerebbe che Doldo sarebbe venuto in possesso di notizie sull`inchiesta “San Giorgio” che a dicembre ha portato all`arresto del consigliere comunale di Reggio, nonché ex assessore all’Ambiente, Giuseppe Plutino, cognato dello stesso poliziotto. Per anni in servizio alla Digos, l`agente di scorta avrebbe comunicato a Domenico Condemi (anche lui indagato nella stessa indagine) la presenza di alcune microspie collocate all`interno delle sua vettura.
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