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Celebrata anche in Calabria la "Giornata della memoria e dell`impegno per le vittime delle mafie"

Sono numerose le iniziative organizzate anche in Calabria, sotto l’egida dell’associazione “Libera”, nell’ambito della “Giornata della memoria e dell`impegno per le vittime delle mafie”. La manifes…

Pubblicato il: 21/03/2012 – 15:20
Celebrata anche in Calabria la "Giornata della memoria e dell`impegno per le vittime delle mafie"

Sono numerose le iniziative organizzate anche in Calabria, sotto l’egida dell’associazione “Libera”, nell’ambito della “Giornata della memoria e dell`impegno per le vittime delle mafie”. La manifestazione nazionale, che ogni anno si svolge il 21 marzo, a simboleggiare la rinascita civile legata al primo giorno di primavera, è stata caratterizzata anche da un momento di riflessione  in consiglio regionale. Dopo l`enunciazione dei nomi delle vittime della `ndrangheta dal 1946 ai giorni nostri, accompagnata dagli archi degli allievi del conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, la Giornata, promossa dalla commissione regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta con la partecipazione di molti studenti, è proseguita con gli interventi dei massimi rappresentanti di palazzo Campanella ha visto, tra gli altri, i contributi di alcuni consiglieri e del vescovo di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone. Secondo il prelato, questa occasione è servita a «interrogarsi sulla necessità di trasformare la memoria in impegno quotidiano per liberare definitivamente le nostre terre dalla violenza della ‘ndrangheta. Dietro i titoli preoccupanti dei giornali e le notizie diffuse dalle televisioni, vi sono infatti le nostre città, i quartieri, le famiglie; soprattutto, vi sono i volti degli individui: i senza lavoro, gli inoccupati, i disoccupati, i sottoccupati, gli anziani malati e con scarsa solidarietà socio-sanitaria, i ragazzi e i giovani ovvero i volti di tutti coloro che sono stati profondamente colpiti dalla crisi economica e finanziaria, effetto perverso di una globalizzazione mondiale, non governata o governata male e poco».
«Dobbiamo costruire il livello di coscienza necessario a contrastare il ruolo funesto e devastatore della criminalità –  ha affermato il presidente del consiglio regionale, Francesco Talarico – e la partecipazione dei giovani e della Chiesa, nel ricordo delle vittime di tutte le mafie, a fianco delle istituzioni, ha significato mettere in campo responsabilità e capacità di riflessione su temi che ci coinvolgono tutti e che, ha recentemente affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a don Ciotti, servono a sottrarre alle organizzazioni criminali spazi e occasioni di penetrazione e di consolidamento nella società».
Per il presidente della commissione consiliare contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, nei confronti delle vittime della criminalità organizzata, i cittadini hanno «il dovere di coltivare la memoria. La memoria del loro impegno e la ricostruzione delle loro esistenze, sobrie, pacate, oneste sia a noi da esempio. Quella normalità degli uomini buoni e giusti che, in un tempo di eccessi, diventa l`eccezione e trasforma la dedizione al lavoro e l`onestà dei comportamenti in esempi da cancellare, da uccidere».

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