Per la fine dell’anno inizieranno i lavori per il molo del porto, da Roma fanno sapere che – prima o poi – verrà sistemata la statale 106 e la deputazione calabrese ha assicurato il suo impegno per convincere Trenitalia a ripristinare i treni a lunga percorrenza. Il futuro di Crotone sembrerebbe roseo, ma il suo presente dice che per lasciare la città e per raggiungerla c’è solo un modo: l’aereo.
Ecco perché, in merito al dibattito in atto sulla situazione nonché sulla sopravvivenza degli aeroporti calabresi, Confartigianato Crotone vuole esprimere «con molta chiarezza il suo consenso alla costituzione di una società unica sul sistema aeroportuale calabrese. E` evidente che il nostro territorio non può privarsi per nessuna ragione al mondo del suo aeroporto che in questo momento storico rappresenta l`unica infrastruttura che rompe un isolamento dal resto del Paese per un certo verso veramente inquietante. Pensate un momento al sistema Trenitalia, alla statale 106, al porto, in che contesto viviamo, forse definirlo da terzo mondo è poca cosa. Abbiamo il dovere di assicurare a questa infrastruttura un futuro certo e non vincolarlo a situazioni contingenti che lasciano il tempo che trovano».
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