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Cirella: «Arriva tardi»

«Che a distanza di diversi giorni dalla notizia  che la suocera di Tuccio, Giuseppa Cotroneo, nell’ambito dell’operazione Lancio, è stata posta agli arresti con l`accusa di avere favorito la latita…

Pubblicato il: 22/03/2012 – 13:55
Cirella: «Arriva tardi»

«Che a distanza di diversi giorni dalla notizia  che la suocera di Tuccio, Giuseppa Cotroneo, nell’ambito dell’operazione Lancio, è stata posta agli arresti con l`accusa di avere favorito la latitanza del boss della `ndrangheta Domenico Condello, giungano le dimissioni dello stesso Tuccio è il minimo che questa città si aspettava. Resta del tutto imbarazzante il silenzio di questi giorni del sindaco Demetrio Arena. Le dimissioni di Tuccio sarebbero dovute arrivare seduta stante senza troppe attese e con una plateale presa di distanze dello stesso sindaco». E` quanto afferma la coordinatrice provinciale di Sel, laura Cirella.
«La faccenda in oggetto – prosegue – è solo un ulteriore spaccato di una amministrazione che sul tema della legalità, della trasparenza amministrativa e del rispetto delle regole fa acqua da tutte le parti.
Alle parole di Tuccio che denuncia “antipolitica” e “uccisione della democrazia” rispondiamo che c’è stato chi, in questi anni, ha letteralmente assassinato questa Città credendo di poter trattare la cosa pubblica come un affare privato, in barba a qualsiasi regola. Lo stesso arrivo della “Commissione d’accesso” al fine di verificare le infiltrazioni della ‘ndrangheta al Comune di Reggio Calabria è uno degli ultimi fatti al quale ci ha condotto il tanto declamato Modello Reggio.
Gli attacchi che lo stesso Tuccio sferra nei confronti di chi in questi giorni ha avuto l’ardire di chiedere le sue dimissioni, così come il j’accuse nei confronti delle opposizioni in città identificate quale “nemico” della Città, sono solo goffi tentativi per cercare di intimidire e silenziare ogni voce critica.  
La faccenda Tuccio si aggiunge ad altri gravissimi elementi di cui si è resa artefice questa Amministrazione, come ad esempio la scelta di affidare l’assessorato ai lavori pubblici a Pasquale Morisani nonostante la notizia apparsa su tutti i giornali delle telefonate dello stesso Morisani con ben individuati esponenti della ‘ndrangheta reggina. Poi l’arresto del consigliere Pdl, e fino a pochi mesi prima assessore, Plutino nell`ambito dell`operazione `Alta Tensione 2` accusato nella fattispecie dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio con la cosca di ndrangheta Caridi-Libri. Anche in quel caso Arena si è trincerato in un silenzio totale. E che dire della continua gestione torbida e clientelare di SATI e delle varie società miste. A fronte di tutto ciò la Città è in ginocchio.
Dal canto nostro non ci ha certo intimidito il documento che la maggioranza ha voluto precedentemente approvare il Consiglio comunale “conferendo mandato al sindaco di tutelare in sede giudiziaria chi offende il nome di Reggio”. Chi sta distruggendo la reputazione della nostra Città è sotto gli occhi di tutti. E` per questo che ribadiamo quanto abbiamo detto centinaia di volte, qualsiasi governo, anche il difficile compito di un commissario, è meglio del governo della ‘ndrangheta».

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