Droga sugli alberi, arrestato Sorrenti

Michele Sorrenti aveva scelto un modo alquanto originale per nascondere la droga e quanto gli serviva per smerciarla: occultava lo stupefacente e i bilancini sopra gli alberi di mandarino. Fino a stamattina, quando i poliziotti del commissariato di Gioia Tauro e i colleghi dell`Anticrimine Calabria stanziati a Rosarno hanno fatto una perquisizione nell`abitazione del 64enne, nelle campagne di contrada Sovereto, scoprendo l`insolita forma di occultamento. Gli agenti agli ordini del vicequestore aggiunto Stefano Dodaro, avvalendosi anche delle unità cinofile, hanno per prima cosa fatto irruzione nella casa posta nelle campagne tra Gioia Tauro e Rosarno, trovandovi due cittadini ucraini sprovvisti dei permessi, e in un secondo tempo hanno cominciato a perlustrare il terreno circostante. Al termine della battuta hanno recuperato, nascosti in delle buste e dentro contenitori termici, che si trovavano sugli alberi e nella casa, un bilancino di precisione marca “Tefal”, 11 sacchetti di cellophane contenenti ciascuno circa 50 grammi di canapa indiana essiccata e tre sacchetti di cellophane sottovuoto contenenti canapa indiana essiccata e semi dal peso di 100 grammi circa ciascuno, e un altro bilancino di precisione marca “Palson”. Sorrenti, una volta arrivato in campagna, secondo le informazioni fornite dalle forze dell`ordine, si sarebbe assunto la responsabilità del possesso della droga, scagionando i due ucraini che in tal modo sono stati accompagnati, perchè non in regola con il permesso di soggiorno, al centro di prima accoglienza di Bari. Il gioiese dovrà così rispondere di detenzione di sostanze stupefacente ai fini di spaccio, furto aggravato di energia elettrica – poichè nella casa è stato trovato un allaccio abusivo – e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.