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Microcredito regionale non per tutti

RENDE Microcredito al rallentatore. Strozzato dalle lungaggini burocratiche e dal sistema di garanzie accessorie imposte dalla banche che impediscono ai soggetti deboli di poter beneficiare di ques…

Pubblicato il: 22/03/2012 – 19:05
Microcredito regionale non per tutti

RENDE Microcredito al rallentatore. Strozzato dalle lungaggini burocratiche e dal sistema di garanzie accessorie imposte dalla banche che impediscono ai soggetti deboli di poter beneficiare di questo strumento. È lo stesso Sergio Campone, responsabile del bando regionale per il microcredito – gestito dall`ente in house della Regione, Fincalabra – a certificare i limiti di questo meccanismo nato per sostenere l`accesso al credito di soggetti deboli in Calabria. I numeri emersi nel convegno “Sistema creditizio e inclusione finanziaria: la sfida del Microcredito”, tenutosi oggi nella sede della Bcc Mediocrati a Rende, dimostrano infatti il cattivo funzionamento del fondo: 287 pratiche deliberate e 2,250 milioni di euro erogati a fronte di una dotazione di 20 milioni e circa 1.000 domande presentate. E se si somma che questo strumento è stato varato ad ottobre del 2010 e prevede un sistema di convezioni con una serie di banche si può meglio comprendere la portata reale dell`intervento: se non è un flop poco ci manca. «In Calabria – tiene a precisare Campone – nessuna banca d`interesse nazionale si è convenzionata. In più, le locali che hanno aderito richiedono garanzie accessorie». Secondo lo stesso è «il rapporto con le banche è il punto dolente dell`attuazione del microcredito». «La banca – aggiunge – al primo ostacolo che trova nel richiedente, boccia la pratica. Del resto, atteso che una parte delle richieste proviene proprio da strati della popolazione più problematici, e che, quindi, hanno avuto sofferenze finanziarie, il criterio di valutazione non può essere quello che le banche stanno applicando». Tutto bene se non fosse che il fondo regionale – così come sottolineato dallo stesso responsabile – doveva funzionare proprio per questi soggetti e che la Regione per facilitare l`accesso al credito garantiva, appunto, con risorse proprie. Inoltre residua un altro interrogativo: a cosa serve sottoscrivere una convenzione con una banca se poi quest`ultima, comunque non eroga il credito? Si attendono risposte. Intanto l`assessore l`assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, si appresta ad integrare il fondo di garanzia con altri 10 milioni di euro. Una buona notizia per qualcuno ma una presa in giro per chi da due anni aspetta anche 5mila euro per tirare avanti.

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