Quando l`affettuosità è bipartisan

Chi lo ha detto che in politica il merito non viene premiato? Giulio Serra (consigliere regionale del movimento “Scopelliti Presidente”) e Mario Pirillo (europarlamentare del Pd) hanno scelto i loro collaboratori in base a criteri di meritocrazia. E pazienza se tra i prescelti ci sono i loro figli. «Abbiamo agito rispettando le leggi» è la risposta dei due protagonisti di questa vicenda.
Ma facciamo un passo alla volta e torniamo alle Regionali di marzo 2010. Tra i riconfermati c`è pure Giulio Serra. Questa volta, a differenza del 2005 quando venne eletto nel centrosinistra, a Palazzo Campanella lui ci arriva grazie a una lista che sostiene l`ex missino Peppe Scopelliti. Grazie a un accordo tra Pdl, Udc e lista “Scopelliti Presidente”, viene eletto alla guida della commissione speciale di Vigilanza. L`organismo svolge «attività di controllo e vigilanza sugli atti della Regione e degli enti ed aziende dalla stessa dipendenti, riferendo al Consiglio con apposite relazioni semestrali». Si tratta di compiti di primo piano, per i quali è fondamentale circondarsi di persone competenti e di fiducia. La pensa così, evidentemente, pure Serra. Che tra le persone di cui vuole avvalersi, sceglie Salvatore Pirillo ingegnere di professione e figlio di Mario, europarlamentare iscritto al partito di Bersani e Letta.  Chiariamo subito: Pirillo junior è già un dipendente della Regione Calabria essendo uno dei vincitori del famigerato “concorsone” che, nel 2001, stabilizzò i portaborse dell`Astronave. «È stato lo stesso Serra – spiega Salvatore Pirillo – a chiedermi di lavorare con lui. Aveva bisogno di un ingegnere e ha scelto me». Tra le altre cose va detto pure che l`assegnazione dell`ingegnere alla commissione speciale di Vigilanza non ha comportato un aggravio di spese per le fragili casse della Regione.
Ora, se dal punto di vista giuridico-procedurale l`iter non fa una piega, altro conto è il versante politico. Pirillo junior è attualmente il segretario del Pd nella città di Amantea, grosso centro del Tirreno cosentino ed è stato candidato, sempre tra le fila democrat, alle ultime regionali. Strano ma vero: un dirigente del partito di Bersani inserito da un esponente del centrodestra regionale nella propria macchina amministrativa.
Mario Pirillo, unico rappresentante del centrosinistra calabrese a sedere nel Parlamento europeo ed ex assessore regionale all`Agricoltura della giunta Loiero, ha apprezzato molto la scelta del suo (ex) collega che, in barba al manuale Cencelli, ha messo da parte le ambizioni di chi ha votato il suo movimento per premiare la professionalità di suo figlio. E così dopo un po` di tempo ha deciso di inserire la giovanissima Roberta Pia Serra, figlia del consigliere regionale Giulio, tra i suoi assistenti.
Ma guai a parlare di «inciucio». Forse è meglio classificarle semplicemente «affettuosità ricambiate».