Agguato a Petilia Policastro, nel Crotonese. La vittima è un pregiudicato, Vincenzo Manfreda, di 47 anni. Nei confronti dell’uomo sono stati esplosi tre colpi di fucile. L’episodio è avvenuto davanti al cancello di un suo terreno nella frazione Foresta del centro della provincia jonica. Il cadavere dell`uomo è stato trovato da un fratello della vittima. Manfreda aveva scontato una condanna dopo che nel 1993 fu coinvolto in una sparatoria con alcuni poliziotti.
Secondo i carabinieri, che conducono le indagini, il delitto sarebbe da collegare a una vendetta maturata in ambienti di `ndrangheta. I militari del comando provinciale di Crotone non escludono alcuna ipotesi, ma la pista privilegiata è quella della vendetta mafiosa. Manfreda, tra l`altro, era sorvegliato speciale ed era considerato dagli investigatori un esponente del “locale“ di `ndrangheta di Petilia Policastro. Nel 2010, tra l`altro, era stato arrestato con l`accusa di spaccio di droga nell`operazione “Mala erba”. Il pm della Procura della Repubblica di Crotone, Enrico Colagreco, ha disposto gli atti urgenti nell`ambito della indagini sull`omicidio di Manfreda, ma dell`assassinio del sorvegliato speciale si sta interessando la Dda di Catanzaro, alla quale sarà trasmesso il fascicolo dell`inchiesta. Dall`esame esterno del cadavere è emerso che Manfreda e` stato raggiunto dai tre colpi di fucile sparati dall`assassino alla schiena, ad un braccio ed al volto. La morte dell`uomo è stata istantanea.
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