Il sostituto procuratore della Dda Giuseppe Lombardo ha depositato nuove intercettazioni registrate all`interno del carcere dove è detenuto Michele Crudo, genero del boss Giovanni Tegano.
Il gup ha quindi rinviato al 27 marzo il processo scaturito dalle inchieste “Archi” e “Astrea” che hanno fatto luce sull`infiltrazione della cosca Tegano nella Multiservizi, la società mista il cui 51% delle quote è del Comune di Reggio Calabria.
Sul banco degli imputati ci sono 25 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose.
Tra questi anche il direttore tecnico della municipalizzata, Pino Rechichi, e il commercialista Giovanni Zumbo. Il primo è stato arrestato nell`operazione “Archi”, condotta dalla squadra Mobile, che ha stroncato la cosca Tegano, mentre l`ex amministratore dei beni confiscati è stato raggiunto dall`ordinanza di custodia cautelare nell`ambito dell`inchiesta “Astrea” con la quale la guardia di finanza che ha dimostrato come i Rechichi, i Lavilla e Giovanni Zumbo avessero gestito una parte del capitale privato della Multiservizi attraverso la società “Rec.Im. srl” che controllava controllava il 33% delle quote della “Gestione servizi territoriali srl” che, a sua volta, possiede il 49% della società mista.
Ritornando al processo, prima del rinvio alla settimana prossima, il pm Lombardo ha depositato nuovi documenti che confermano l`impianto accusatorio della Dda.
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