COSENZA Ventisette anni dopo il barbaro omicidio, Cosenza ricorda Sergio Cosmai, il direttore del carcere trucidato a colpi di pistola e fucile da Stefano Bartolomeo e Dario Notargiacomo. Accadde il 12 marzo del 1985, mentre il funzionario dello Stato si stava recando alla guida d`una Fiat 500, a Commenda di Rende. Doveva prendere la figlioletta all`asilo. La bimba, Rossella, che aveva due anni e mezzo, quel giorno attese invàno il suo papà che non avrebbe mai più rivisto. Domani mattina, alle 11.30, nel luogo dove Cosmai è morto, sarà deposta una corona di alloro dal prefetto, Raffaele Cannizzaro, e dal sindaco, Mario Occhiuto. Il corteo si snoderà dalla chiesa di viale Cosmai fino al punto prestabilito. Il traffico veicolare sarà deviato. Ci saranno il procuratore della Repubblica, Dario Granieri, l`arcivescovo Salvatore Nunnari, il questore Alfredo Anzalone, il comandante provinciale dell`Arma, Francesco Ferace, della guardia di finanza, Giosué Colella, del Corpo fortestale dello Stato, Francesco Curcio. Con loro Tiziana Palazzo, moglie del direttore assassinato, e i figli Rossella e Sergio. Quest`ultimo non ha mai conosciuto il padre perché nacque un mese dopo la sua morte.
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