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Devastarono un bar per farsi cedere l`attività: tre arresti

REGGIO CALABRIA In sei devastarono un bar nel centro di Reggio Calabria armati di una mazza da baseball, aggredendo le due titolari di nazionalità marocchina per indurle a cedere l`attività. Le don…

Pubblicato il: 27/03/2012 – 14:57
Devastarono un bar per farsi cedere l`attività: tre arresti

REGGIO CALABRIA In sei devastarono un bar nel centro di Reggio Calabria armati di una mazza da baseball, aggredendo le due titolari di nazionalità marocchina per indurle a cedere l`attività. Le donne subirono anche minacce a sfondo razzista. Adesso, i carabinieri hanno arrestato tre dei presunti aggressori. Bruno Clemeno, di 39 anni, la compagna Giovanna Romeo (34), e sua sorella Emma Clemeno (31), sono accusati di estorsioneaggravata, lesioni, danneggiamento e violenza privata. L`aggressione risale al 21 febbraio scorso. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i sei, tra cui due donne, erano entrati nel locale mettendo tutto a soqquadro e distruggendo macchinette del caffè, registratore di cassa, bottiglie ed elettrodomestici. Le due titolari riportarono ferite alla testa e alle spalle e furono costrette a ricorrere alle cure mediche. Bruno Clemeno, secondo l`accusa, era entrato armato di pistola e fu convinto a lasciarla in auto da un altro degli aggressori. Le vittime riferirono di conoscere almeno tre dei soggetti perché frequentavano saltuariamente il locale. Le indagini hanno portato all`identificazione degli arrestati, anche grazie al numero di targa di una delle vetture utilizzate per il raid. Clemeno, per l`accusa, in una circostanza avrebbe chiesto espressamente la cessione del locale alla proprietaria che rifiutò. Da quel momento l`uomo avrebbe iniziato a infastidire i clienti e in alcuni casi a derubarli per spingere la proprietaria a cedere. L`ultima richiesta sarebbe stata fatta due mesi prima del raid punitivo. L`aggressione, sostengono gli investigatori, è stata accompagnata da una serie di minacce, fatte soprattutto dalle donne: «Reggio Calabria è nostra e qui comandiamo noi, fatti le valigie e vattene», «se fai la denuncia ti bruciamo il locale», «se succede qualcosa a mio fratello Bruno ti bruciamo il locale», e anche a sfondo razzista, «torniamo ogni sera e ammazziamo un marocchino a sera e vediamo chi ci caccerà, tanto per noi è niente ammazzare un marocchino».

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