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Bancarotta fraudolenta, nuovo sequestro di beni a due gioiellieri di Francavilla Angitola

Il sequestro di ulteriori beni e di attività economiche, per un valore complessivo di circa 200 mila euro, è stato eseguito dalla guardia di finanza a carico dei due coniugi di Francavilla Angitola…

Pubblicato il: 28/03/2012 – 13:33
Bancarotta fraudolenta, nuovo sequestro di beni a due gioiellieri di Francavilla Angitola

Il sequestro di ulteriori beni e di attività economiche, per un valore complessivo di circa 200 mila euro, è stato eseguito dalla guardia di finanza a carico dei due coniugi di Francavilla Angitola (nel Vibonese), sottoposti a misure cautelari personali il 15 febbraio scorso con l`accusa di bancarotta fraudolenta, nell`ambito dell`operazione denominata “Gioiello”.
Il provvedimento è stato eseguito dal nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia, in esecuzione di un`ordinanza di sequestro preventivo emessa dal gip presso il Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Alla misura cautelare sono stati sottoposti beni ed attività economiche nella disponibilità dei due coniugi, già sottoposti a provvedimenti restrittivi personali per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, commessa in concorso nell`ambito della gestione di una gioielleria con sede a Filadelfia.
Il provvedimento è stato emesso a seguito dei nuovi sviluppi investigativi dai quali sarebbe emerso il diretto coinvolgimento degli indagati in attività economiche operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, utilizzate al fine di impiegare il denaro proveniente dal delitto di bancarotta fraudolenta precedentemente commesso. Gli elementi probatori acquisiti dagli investigatori hanno indotto il gip lametino a disporre il sequestro delle quote societarie di un bar – sala giochi e centro scommesse, con sede a Maida, in provincia di Catanzaro, e nuove sedi in corso di apertura a Vibo Valentia, Nichelino (Torino) e Filadelfia. Quest`ultima è ubicata proprio in prossimità della gioielleria degli indagati, già sottoposta a sequestro nel febbraio scorso. Oltre al sequestro della quote dell`attività economica, intestata ad una persona residente a Marcellinara, il provvedimento del Tribunale di Lamezia Terme ha riguardato un`autovettura Nissan Juke, recentemente acquistata dagli indagati e che pertanto non era stata interessata dalla precedente operazione.

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