“Terre di Cosenza”, la nuova Dop provinciale di Cosenza, al Vinitaly 2012 ha fatto il suo
debutto ufficiale in società. A Verona ha preso corpo progetto di comunicazione realizzato assieme ai sommelier dell`associazione Ais Calabria, gli chef dell`istituto superiore per il turismo Mancini di Cosenza, i produttori di “Terre di Cosenza” riuniti nel Consorzio di vini della Calabria Citra comprendente circa 50 aziende del settore vitivinicolo.
Commenti molto positivi sono stati espressi da numerosi esponenti Ais, per i quali la Dop provinciale funziona perché semplifica e aiuta la conoscenza di questo vino ed attraverso il vino del territorio. Unanimi i pareri degli esperti intervenuti come quello autorevolissimo di Isao Myajim A, giornalista giapponese che scrive per importanti testate in Giappone come Wine Art, o The wine Kingdom e per le guide de l`Espresso vini e le guide del Ristorante Gambero Rosso in Italia. Le sue opinioni sono tenute in altissima considerazione tra il popolo dei cultori del vino. In effetti il giornalista ha evidenziato i punti di forza di questa gamma di vini riscontrando la maturità dei frutti, l`armonia tra la tradizione del carattere e la modernità delle tecniche di produzione, l`alta qualità media di un vino che ha grosse potenzialità di penetrare i mercati, se se ne fa opera di diffusione.
In modo altrettanto positivo si è espressa la giornalista americana Susannah Gold, che ha dichiarato, alla fine del percorso sensoriale sperimentato durante le degustazioni di Terre di Cosenza, «di essere stata piacevolmente sorpresa dall`eleganza dei bianchi, e dal fascino speziato del “magliocco dolce”, cultivar protagonista delle Terre di Cosenza. Accenti entusiastici per il passito a detta degli esperti: un nettare dolce, unico nel suo genere che esprime tutta l`importanza dei suoi 500 anni di tradizione».
«Questi risultati – ha dichiarato il presidente della Camera di commercio cosentina, Giuseppe Gaglioti – sono il frutto di tutto l`impegno profuso dalla Cciaa che lavora con passione instancabile assieme a tutti i produttori di Terre di Cosenza, che ringrazio per la positività regalata al nostro territorio. L`ente da anni lavora a stretto contatto delle aziende per il rilancio del vitivinicolo e sta creando una gamma di strumenti operativi efficaci da mettere a disposizione dei produttori, per migliorare la produzione, per consentire uno sistema di tutela della nuova Dop, per favorire la penetrazione dei mercati esteri».
Negli stessi giorni della più importante fiera italiana del settore, il numero in edicola de l`Espresso inserisce il Cirò rosso classico 2010 dell`azienda Caparra & Siciliani tra le migliori bottiglie «dell`intera penisola» in riferimento al rapporto qualità prezzo (tra 5 e 6 euro). Se Cosenza ride, Cirò gioisce per una leadership ultradecennale. Prosit!
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