Ledonne agli studenti: «Ecco come sconfiggeremo la `ndrangheta»

Ben 140 miliardi di euro di fatturato annuo, 3.100 chili di droga sequestrati lo scorso anno, 65 euro il prezzo di un grammo di cocaina pura, sono solo alcuni dei numeri che il procuratore generale della Repubblica di Bologna, Emilio Ledonne, magistrato catanzarese già procuratore aggiunto della procura nazionale antimafia, ha fornito agli studenti del Liceo Classico “Galluppi” di Catanzaro nell`ambito del progetto “Educazione alla Legalita`”. Prendendo spunto dalla dettagliata relazione pronunciata in occasione dell`ultima inaugurazione dell`anno giudiziario, presso la Corte d`Appello di Bologna, il procuratore Ledonne ha fornito all`assemblea una fotografia a tinte forti della fisionomia e dell`evoluzione della `ndrangheta calabrese, che estende i suoi tentacoli anche nelle regioni del centro e del nord. I dati, ha detto Ledonne, «possono, da soli, rivelare le dimensioni dell`espansione economico-imprenditoriale della criminalita` organizzata calabrese, cui si accompagna un`espansione territoriale che non conosce sosta». Il procuratore Ledonne ha spiegato ai ragazzi che anche gesti compiuti con superficialita`, come fumare uno spinello (a volte preludio a forme di tossicodipendenza), in realta` finanziano la societa` mafiosa. «Per combatterla – ha aggiunto – non e` indispensabile essere uomini di legge o delle istituzioni votati a farlo, ma e` necessario essere cittadini che vivono e rispettano quotidianamente la legalità. Questo il prezioso messaggio, chiaro e forte, che e` arrivato senza equivoci agli studenti». Il procuratore generale ha poi detto ai ragazzi che «l`unico scopo della mafia e` quello di accumulare guadagni in tutti i modi possibili; per farlo, – ha detto – essa e` capace di azioni efferate e feroci, eliminando ogni ostacolo sul suo cammino. Perciò – ha ancora detto il procuratore – lo Stato deve colpire con pari forza e grande determinazione i patrimoni e il potere finanziario delle mafie organizzate. Un altro messaggio molto forte e` stato quello relativo all`omerta`: «L`omertà è silenzio-assenso» ha detto il procuratore, invitando quanti mai dovessero imbattersi in situazioni a rischio «a rivolgersi senza esitare alle forze dell`ordine e alla giustizia, perche` la legalita` e` l`unico mezzo per contrastare logiche illegali».