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Diffamazione, De Magistris in tribunale

Luigi De Magistris non potrà godere dell`immunità parlamentare in tre processi civili per diffamazione. È quanto stabilito dal Parlamento europeo che oggi ha esaminato i casi che vedevano l`ex pm d…

Pubblicato il: 29/03/2012 – 15:28
Diffamazione, De Magistris in tribunale

Luigi De Magistris non potrà godere dell`immunità parlamentare in tre processi civili per diffamazione. È quanto stabilito dal Parlamento europeo che oggi ha esaminato i casi che vedevano l`ex pm di Catanzaro accusato di diffamazione. Così l`attuale sindaco di Napoli dovrà ora rispondere in sede civile dei procedimenti che lo vedono contrapposto al deputato del gruppo “Grande Sud”, Giancarlo Pittelli, all`esponente del Partito democratico, Vincenza Bruno Bossio e all`imprenditore Antonio Saladino. Mentre la Plenaria ha concesso a De Magistris il diritto ad esercitare il diritto all`immunità per la causa intentata dall`imprenditore di Catanzaro, Maurizio Mottola. In tutte e quattro le vicende la Commissione affari giuridici, che vede sedere fra i suoi banchi Luigi Berlinguer, ha votato a larga maggioranza le rispettive relazioni presentate dal deputato parlamentare tedesco, il socialista Bernhard Rapkay. Relazioni che evidenziavano come in tre casi – Pittelli, Bruno Bossio e Saladino – l`ex deputato europeo di Italia dei valori non potrà godere dell`immunità. Un diritto che potrà, invece, esercitare nella vicenda sollevata da Mottola. Per l’ex pm di Catanzaro si apre così un difficile iter giudiziario che lo vedrà volare da un tribunale all’altro, sull’asse Milano-Cosenza-Lamezia Terme.

Pittelli vs De Magistris
La vicenda che vede contrapposti Pittelli a De Magistris riguarda un presunto caso di diffamazione pendente presso il Tribunale di Milano. Secondo Pittelli l`ex pm avrebbe danneggiato la sua immagine descrivendolo – nella parte del libro di De Magistris “Assalto al Pm, storia di in cattivo magistrato” (pubblicato nell`aprile del 2010) in cui ricostruisce il processo “Shock” – come «un membro – si legge nella motivazione della decisione del Parlamento europeo – di una mafia dei colletti bianchi che intrattiene relazioni eccessivamente strette con esponenti del mondo della magistratura, degli affari e della politica compresi interventi anomali in procedimenti penali». Un giudizio che nella sua difesa De Magistris rimandava al suoi compiti istituzionali e per questo chiedeva la protezione in virtù del suo status di parlamentare europeo. Diverso il parere del Plenum: «De Magistris, nel pubblicare il libro in questione, non ha agito nell`esercizio delle sue funzioni».

Bruno Bossio vs De Magistris
Anche nel caso della Bruno Bossio il Parlamento europeo ha ritenuto che De Magistris non potrà godere dell`immunità per il processo che lo vede accusato di diffamazione presso il Tribunale di Cosenza. In questa vicenda l`esponente democrat si è sentita lesa per le considerazioni espresse dall`ex parlamentare europeo nel suo libro. In particolare la Bruno Bossio aveva citato in giudizio De Magistris per averla considerata «responsabile di diversi tentativi intesi a ottenere illecitamente informazioni sulle indagini che Luigi De Magistris stava conducendo». E anche se il sindaco di Napoli aveva replicato che le sue erano opinioni da considerarsi meritevoli di tutela il Plenum non le ha valutate nello stesso modo.

Saladino vs De Magistris
L`ex deputato europeo di Idv dovrà rispondere, inoltre, della presunta diffamazione subita dall`imprenditore lametino Antonio Saladino, balzato agli onori della cronaca per le vicende della sua società “Why Not” da cui ha preso spunto anche uno dei processi più famosi portati avanti dall`ex pm di Catanzaro. In questo caso Saladino si è sentito danneggiato per un`intervista rilasciata da De Magistris al quotidiano “Il Fatto” in cui l`attuale sindaco di Napoli parlando dell`inchiesta, appunto, “Why not?”, avrebbe raccontato come l`imprenditore «avrebbe interferito illegalmente nel procedimento penale “Why not?” in veste di membro di un`associazione segreta istituita a detto scopo».

Per tutte e tre queste vicende la Plenaria di oggi ha sentenziato che De Magistris «non abbia agito nell`esercizio delle sue funzioni di deputato al Parlamento europeo». Mentre l`avrebbe esercitato nel caso dell`imprenditore Maurizio Mottola. Secondo la decisione odierna le dichiarazioni espresse da De Magistris, in due articoli pubblicati lo scorso anno sul suo sito, avrebbero «un nesso diretto ed evidente con l`esercizio delle sue funzioni di deputato» nel raccontare aspetti dell`inchiesta “Spendor” che vedeva coinvolto appunto Mottola.

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