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Caso Scutellà, il pm chiede 10 condanne

Tre anni è il massimo della pena chiesta oggi dal pubblico ministero nella sua requisitoria nel processo che vede alla sbarra undici sanitari per la morte del piccolo Flavio Scutellà. Il magistrato…

Pubblicato il: 29/03/2012 – 19:20
Caso Scutellà, il pm chiede 10 condanne

Tre anni è il massimo della pena chiesta oggi dal pubblico ministero nella sua requisitoria nel processo che vede alla sbarra undici sanitari per la morte del piccolo Flavio Scutellà. Il magistrato, dopo un intervento durato oltre tre ore, ha chiesto la condanna di dieci degli undici medici sotto processo per la morte del ragazzo di Scido avvenuta nell`ospedale di Reggio Calabria nell`ottobre del 2007. Tre anni sono stati chiesti per l`imputato, il medico del pronto soccorso di Polistena Giovanni Plateroti, 1 anno e 2 mesi per Antonino Leale, 2 anni e 3 mesi per Francesca Liotta, 2 anni e 6 mesi per Saverio Cipri, 2 anni e 3 mesi per Carmelo Alampi, 2 anni per Pietro Tripodi, 2 anni per Vincenzo Furfaro, 1 anno e 9 mesi per Francesco Turiano, 1 anno e 4 mesi per il dottor Morosini, 2 anni e 3 mesi per il dottor Triolo. Chiesta l`assoluzione, invece, per il loro collega Mauro. Pene tutto sommato lievi, quindi, quelle chieste dal magistrato nell`ambito di un procedimento giudiziario che tra mille polemiche e rallentamenti (dopo il trasferimento della sede giudiziaria da Palmi a Reggio) era diventato un caso nazionale grazie alla coraggiosa caparbietà dei genitori del piccolo. Un processo, in ogni caso, che stabilirà una prima verità giudiziaria a proposito di una morte che all`epoca mobilitò le coscienze, per via dell`età giovane della vittima (per il tragico destino che l`accomunò in quei mesi a Federica Monteleone e Eva Ruscio, altri due adolescenti che trovarono la morte in importanti ospedali calabresi) e anche per la richiesta di verità di cui si fecero portatori i coniugi Scutellà, Alfonso e Maria, che arrivarono ad incatenarsi davanti alla prefettura di Reggio per ottenere garanzie sulla prosecuzione delle indagini. Il piccolo Flavio, che morì dopo una caduta dalla giostra, il rifiuto degli ospedali di Cosenza e Catanzaro di ricoverarlo, i palesi ritardi nei trasporti per via di un cambio turno a bordo dell`ambulanza, spirò nell`ospedale di Reggio. Ai suoi funerali nel piccolo centro della Piana di Gioia Tauro partecipò, tra gli altri, l`allora presidente della Regione Agazio Loiero che nei mesi successivi, accogliendo una proposta della Cgil, formalizzò l`impegno a far intestare il progettato nuovo ospedale della Piana alla memoria del ragazzo.

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