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TELA DEL RAGNO | Omicidi e appalti, maxi operazione nel Cosentino

COSENZA Una vasta operazione è stata portata a termine dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. Eseguite decine di arresti contro i presunti appartenenti a cosche della `ndrangheta opera…

Pubblicato il: 30/03/2012 – 7:27
TELA DEL RAGNO | Omicidi e appalti, maxi operazione nel Cosentino

COSENZA Una vasta operazione è stata portata a termine dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. Eseguite decine di arresti contro i presunti appartenenti a cosche della `ndrangheta operanti nella provincia e con diramazioni in altre regioni. Nell`inchiesta sono indagate, complessivamente, 250 persone. Gli arresti sono in esecuzione, oltre che in Calabria, anche nel Lazio, in Lombardia ed in Veneto. All`operazione partecipano 500 militari, oltre ad elicotteri ed unità cinofile. Le cosche della `ndrangheta del cosentino sono riuscite ad infiltrarsi in numerosi appalti pubblici, soprattutto nella zona tirrenica. È quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri di Cosenza e del Ros che stamani hanno portato all`operazione “Tela del ragno“ per l`esecuzione di 63 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Nell`operazione sono anche stati sequestrati beni per 15 milioni di euro. Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, omicidi, tentati omicidi, usura ed estorsione. In particolare sono stati ricostruiti 12 omicidi e tre tentati omicidi. Al centro dell`inchiesta, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ci sono le dinamiche criminali di Cosenza e del versante tirrenico della provincia, con la ricostruzione della maggior parte dei fatti di sangue avvenuti negli ultimi 30 anni di guerre di mafia. In particolare sono state colpite le cosche Lanzino-Cicero di Cosenza (subentrata a quella dei Perna-Ruà), Muto di Cetraro, Scofano-Martello-Ditto-La Rosa e Serpa di Paola, Calvano e Carbone di San Lucido, e Gentile-Besaldo di Amantea.
Le indagini, tra l`altro, hanno consentito di ricostruire gli omicidi avvenuti nella Provincia di Cosenza tra il 1979 e 2008. Negli anni Novanta scoppia una faida all`interno della cosca Serpa di Paola. In tale contesto matura l`omicidio di Ennio Serpa. Si passa quindi alla fine degli anni Novanta allorquando le cosche cosentine influiscono nuovamente su quelle della costa tirrenica attraverso una nuova organizzazione criminale che prevedeva l’azzeramento delle conflittualità, l’eliminazione degli scissionisti come Marcello Calvano, Vittorio Marchio, Francesco Bruni, Antonio Sena. Un progetto criminale finalizzato all’illecito arricchimento attraverso la realizzazione di svariati delitti tra cui, in primo luogo, le attività estorsive da estendere all’amministrazione pubblica che, in quel periodo, era impegnata in rilevanti lavori su tutto il territorio.
utti i proventi delle attività illecite sviluppate sul territorio dovevano essere versati in una unica “cassa” e ripartiti poi tra i vari affiliati compresi quelli della costa tirrenica.
In tale contesto la cosca del capoluogo Lanzino-Cicero a seguito di tale riorganizzazione sulla costa tirrenica, tralasciando la leadership in Cetraro alla famiglia Muto, designava “capi zona” Mario Scofano a Paola/Fuscaldo, Sergio Carbone a San Lucido e Tommaso Gentile e Pasqualino Besaldo ad Amantea. La cosca di Scofano, però, a Paola, incontrava le resistenze di alcuni dissidenti e quindi entrava in contrasto con la neo cosca capeggiata da Salvatore Imbroinise. I contrasti erano insorti perché Imbroinise e i suoi uomini non volevano rientrare nel progetto di Scofano e soprattutto perché le loro attività illecite, a quel punto, avevano toccato gli stessi imprenditori paolani che, da un lato erano sottoposti ad usura e dall’altro a estorsioni. Dallo scontro nascono gli omicidi di Carmine Chianello e Salvatore Imbroinise.
Ma la pax mafiosa tra le cosche Scofano e Serpa non durerà molto a lungo. Mentre le due compagni criminali erano intente a lucrare attraverso le loro attività illecite tra di esse si sviluppava un conflitto che, attraverso nuove alleanze, generava due assetti delinquenziali:  il primo, sempre diretto da Mario Scofano e il secondo, diretto da Pietro Serpa e Giuliano Serpa nel frattempo alleatisi con i Bruni di Cosenza, Francesco Tundis di Fuscaldo e Pasqualino Besaldo di Amantea. In questo conflitto armato maturano nel 2003 gli omicidi di Pietro Serpa, Luciano Martello e i tentati omicidi di Gennaro Ditto e Giancarlo Gravina. L`anno successivo a cadere sotto i colpi dei sicari sono Rolando Siciliano e Antonio Maiorano (fatto fuori per uno scambio di persona). Nel frattempo, grazie alla semilibertà ottenuta, riemergeva definitivamente Mario Serpa che aveva ripreso i propri legami criminali in Paola fortemente sostenuto da Nella Serpa e altri soggetti a loro vicini. E così si arriva al 2008 quando viene ucciso, per vendicare l`eliminazione di un loro sodale, Stefano Mannarino.
Gli inquirenti si sono avvalsi delle dichiarazioni rese dai pentiti Giuliano Serpa, Francesco Bevilacqua, Franco Pino e Francesco Amodio.
Intanto in conferenza stampa il procuratore della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, ha lanciato l`allarme: «Esistono provvedimenti di arresto pronti che, se oggi arrivassero le ordinanze, non potrebbero essere eseguiti perché non c`è la carta per stamparli. Abbiamo pochi pacchi di carta. Non c`è neanche quella per il lavoro quotidiano dei sostituti». procuratori.

I SEQUESTRI Otto imprese sono state sequestrate, insieme a beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di 15 milioni di euro, nel corso dell`operazione condotta dai carabinieri nel cosentino. In particolare, i carabinieri hanno sequestrato un`impresa di affittacamere a Paola, la società cooperativa Semas, il bar tavola calda “La Rinascente“, l`impresa di installazione di impianti idrici e termici Clima Planet System, la società che gestisce lidi balneari Pro Toru e le rispettive concessioni demaniali, una ditta per i commercio ambulante di ceramiche, oggetti in plastica e souvenir, una ditta attualmente inattiva operante nello stesso settore, e l`impresa N.S. che si occpua del commercio all`ingrosso di articoli sportivi, abbigliamento e accessori.

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