Pd, Battaglia spinge per celebrare subito i congressi

Sì ai congressi, anche se non unitari. Ben venga l`allargamento del partito, ma il Pd non è un “autobus”. Demetrio Battaglia, consigliere regionale democrat, interviene sull`attuale momento vissuto dalla sua formazione politica in Calabria. «I congressi devono essere fatti e possono essere non unitari», sostiene l`esponente politico reggino, che aggiunge: «L’adesione di Enzo Ciconte al Pd, e quindi al suo gruppo regionale, è un fatto politico rilevante che va vissuto con soddisfazione. Mi piace fargli pubblicamente gli auguri per la sua scelta che rafforza il Pd, il gruppo del consiglio regionale, l’intero schieramento di centrosinistra di Catanzaro che in quella città va dall’ampio bacino delle forze democratiche moderate fino alle componenti decisive e fondamentali della sinistra disposte a convergere su un progetto riformatore al servizio dei cittadini». Ad avviso di Battaglia, «l’adesione di Ciconte è anche un segno della capacità di aggregazione del Pd. Un segnale per tutte le forze preoccupate per il futuro e oggi costrette a prendere atto del fatto che, a due anni dalla vittoria del centrodestra, bisogna iniziare a fare i conti con una serie di fallimenti e, in ogni caso, con l’assenza di spinte innovative».
Dopo aver tratteggiato questo quadro generale, però, il consigliere regionale invita i suoi colleghi di partito a non lasciarsi ingannare da eventuali “cavalli di Troia”: «Voglio mettere tutti in guardia anche dai rischi dell’attuale situazione. Ciconte, dopo De Gaetano, dimostrano la realtà di un partito dove convergono forze diverse e, talvolta, con passati lontani. È una marcia in più ma solo e soltanto alla condizione che il Pd non venga confuso con un partito-autobus dove si sale e si scende secondo bisogni personali, né con un nuovo strumento del trasformismo e dell’avventura politica, o un partito dove è facile aderire per la sua astratta e confusa linea politica e impostazione programmatica contraddittoria che consente a tutti di partecipare, nella convinzione di esprimere la cultura di provenienza. Per impedire questa confusione – prosegue Demetrio Battaglia – non basta proclamare cosa vogliamo essere. Bisogna invece costruire, con il massimo di rigore e di rapidità una strategia politica di livello alto rispondente ai bisogni e alle speranze della Calabria. Dovranno essere il nostro progetto politico, l’insieme delle indicazioni programmatiche vincolanti per tutti, la strada maestra per costruire un profilo riformatore e innovativo del Pd proponendolo come strumento per un cambiamento di portata storica della Calabria».
Un invito al realismo cui segue l`appello ad affrontare in tempi brevi una fase di verifica politica interna all`interno dello stesso Partito democratico: «Nessuno si faccia illusioni. Questo obiettivo sarà possibile perseguirlo solo e soltanto se verranno organizzati i congressi in tutta la regione investendo tutte le forze del Pd e coinvolgendo anche quelle che, pur non essendo parte organica del Pd, sono interessate alla trasformazione e, di fronte al fallimento del centrodestra, si rendono conto che solo facendo centro e leva su una grande forza pluralista e democratica potranno ricominciare a lavorare per la Calabria. I congressi quindi vanno fatti subito, devono affrontare con nettezza le questioni di merito della Calabria e possono essere non unitari. Bisogna evitare – prosegue il consigliere regionale – che diventino una necessità organizzativa o momento di riorganizzazione delle nomenclature dirigenziali. Vanno fatti perché se la politica continuerà a restare assente o comunque ad avere ruolo marginale nella storia del centro sinistracalabrese andremo tutti quanti verso una sconfitta politica che, eliminando anche il centrosinistra dal palco degli attori della Calabria, affosserà per la nostra terra le speranze di una nuova stagione di riscatto. Nessuno si assuma questa responsabilità».