Pubblichiamo la lettera aperta che Silvia Gulisano ha inviato a Gerardo Mancuso, direttore generale dell`Asp di Catanzaro
Caro Gerardo, leggo che hai deciso di indire un “referendum” riservato esclusivamente alle donne dipendenti dell’Ospedale di Lamezia Terme per decidere il nuovo colore con cui verrà tinteggiato l’edificio.
La notizia mi sconcerta e mi lascia sinceramente stupefatta. Perché credo che tu, con questa trovata, sia andato anche oltre quello che in genere viene tollerato come “normale maschilismo”.
Relegare le donne in un orizzonte puramente estetico significa perpetuarne un ruolo futile, mortificarle in un ambito modaiolo.
Caro Gerardo, ma dove vivi? Non ti sei reso ancora conto che anche a Lamezia Terme, e da parecchio tempo, le donne hanno dato e continuano a dare contributi fondamentali per la crescita e lo sviluppo in tutti i settori della società? Dalle imprese alle professioni, dalla politica al sociale, al volontariato, alle istituzioni…
Il problema è che tante volte, troppe volte, tutto questo impegno delle donne non trova riconoscimento adeguato.
Caro Gerardo, non ti pare che sia questo il nodo da affrontare e non tanto quello di tingere di rosa qualche facciata dell’edificio?
Forse è dentro l’Ospedale e nei centri decisionali dell’Asp, qui e negli altri Palazzi che le donne di Lamezia devono poter contare di più e vedere riconosciuto il loro ruolo. Di sostanza e non di facciata.
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