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Stabilizzazioni all`Asp di Cosenza, per Guccione è in atto uno «scaricabarile»

«Nei giorni scorsi, insieme ai colleghi Ferdinando Aiello, Antonino De Gaetano e Bruno Censore abbiamo rivolto un`interrogazione a risposta immediata al presidente della giunta regionale, Giuseppe …

Pubblicato il: 01/04/2012 – 20:17
Stabilizzazioni all`Asp di Cosenza, per Guccione è in atto uno «scaricabarile»

«Nei giorni scorsi, insieme ai colleghi Ferdinando Aiello, Antonino De Gaetano e Bruno Censore abbiamo rivolto un`interrogazione a risposta immediata al presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, anche nella sua funzione di commissario per l`attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, tornando sul tema delle stabilizzazioni all’Asp di Cosenza, al centro di un’accesa polemica politica.
«Ci saremmo aspettati la revoca immediata in autotutela della delibera dell`Asp di Cosenza n. 777 del 23.02.2011 che annullava le stabilizzazioni effettuate perché mancanti della prevista autorizzazione regionale – spiega l’esponente del Partito democratico –. Continuiamo ad assistere, invece, a una pantomima infinita che non fa altro che ledere i diritti dei lavoratori stabilizzati e arrecare un danno, non solo di immagine, alla stessa Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. C`è in gioco il futuro e la serenità di 439 lavoratori stabilizzati con mansioni di fisioterapista, istruttore per la rianimazione cardiopolmonare con defibrillatore, infermieri del 118, Sert, Dialisi e Poliambulatorio: un`enorme professionalità tecnica e sanitaria da oltre 15 anni al servizio dell`Asp di Cosenza e che ancora oggi, nonostante tutto, per carenza di organico, invece di garantire la copertura di 26 turni, per come previsto dal contratto, è costretto dalla stessa Asp, per evitare gravi disservizi, a coprire oltre 36 turni ed il doppio delle reperibilità».
Guccione evidenzia inoltre che «la misura è veramente colma. Non si può più continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori e degli ammalati. Va restituita dignità e giustizia a tutti coloro i quali avevano maturato le condizioni per essere stabilizzati facendoli uscire definitivamente dall`incertezza di un lavoro precario e dalla condizione di far dipendere il proprio futuro dall`amministratore di turno. Il direttore generale dell`Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli non può più perdere altro tempo, ma prendere atto di quanto gli ha notificato il dott. Orlando (direttore generale del dipartimento Sanità, ndr) e procedere immediatamente alla revoca della delibera n. 777 del 2011. Tutto ciò per evitare il rischio – conclude – di legittimare procedure assunte non tenendo conto di atti formali precedentemente deliberati da parte della Regione Calabria e di alimentare congetture e sospetti secondo i quali esisterebbe un`altra verità giocata alle spalle e sulla vita dei precari e dei lavoratori dell`Asp di Cosenza».

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