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A sinistra un asse Speranza-Manoccio

E’ una piccola rivoluzione che corre sotto traccia, ignorata dai più, minimizzata dagli altri. E forse non è un caso che ad innescarla sia stato Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, e a rende…

Pubblicato il: 06/04/2012 – 13:13
A sinistra un asse Speranza-Manoccio

E’ una piccola rivoluzione che corre sotto traccia, ignorata dai più, minimizzata dagli altri. E forse non è un caso che ad innescarla sia stato Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, e a renderla efficace sia stato Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa, considerati dalla “base” della sinistra calabrese dei leader molto più qualificati di quelli nominati dalle segreterie di partito.
Con un comunicato stampa diffuso stamattina, il consigliere comunale di “Progetto Lamezia” Antonello Sdanganelli, ci informa che con «deliberazione consiliare n. 9 del 20.3.2012 voluta dal suo sindaco Giovanni Manoccio e votata all’unanimità, il Comune di Acquaformosa ha deliberato la propria adesione al progetto di legge regionale per la riduzione dei costi della politica, promosso dal gruppo consiliare di Lamezia Terme Progetto Lamezia».
Si tratta di un progetto che punta a ridurre i costi della politica regionale molto più di quanto non abbia fatto la Regione con i suoi ultimi interventi.
«Ricordo – scrive ancora Sdanganelli – che si sono pronunziati i Comuni di Maida, Pentone, San Giorgio Morgeto e, con Acquaformosa, sono stati già raggiunti i requisiti di validità della proposta di legge. L’art.39 dello Statuto regionale prevede infatti l’adesione di almeno tre consigli comunali che raggiungano, complessivamente, diecimila abitanti. Ci riferiscono che altri comuni stanno per deliberare».
«Il gruppo consiliare Progetto Lamezia è soddisfatto per il conseguimento dell’obiettivo denso di significato politico e civile, da completare con l’approvazione da parte del nostro consiglio comunale che sta vivendo, però, momenti tormentati». E sarebbe un vero peccato, per il Comune che ha lanciato l’idea, non poter essere della partita.
«Entro il 30 aprile – ricorda Sdanganelli – tutte le deliberazioni dei consigli comunali che hanno aderito al progetto saranno depositate presso la segreteria del consiglio regionale. Nei tre mesi successivi, il presidente del consiglio regionale ha l’obbligo di fissare il relativo ordine del giorno per la discussione e l’eventuale approvazione».
Ma cosa vogliono i Consigli di Acquaformosa, Maida, Pentone e San Giorgio Morgeto? La proposta di legge prevede, secondo il documento di sintesi fatto circolare dai promotori, la semplificazione e riduzione del trattamento economico dei consiglieri regionali per i quali, senza distinzione di ruolo, è previsto solo l’80% dell’indennità prevista dall’art. 1 l.reg. n. 3/96  (€ 9.200 lordi, € 6000 circa netti), a differenza del presidente della giunta regionale e presidente del consiglio regionale che è riconosciuta al 100% (€ 11.500 lordi). I consiglieri, così, non possono godere di altro gettone, indennità, diaria a carico del bilancio regionale.
I promotori propongono anche «la conferma della soppressione dell’assegno vitalizio con effetto, però, dalla legislatura in corso. Per coloro che hanno già maturato il diritto al vitalizio, esso sarà corrisposto al compimento di sessantasette anni di età, invece degli attuali sessanta. E’ prevista, inoltre, la non cumulabilità con l’assegno vitalizio previsto per i membri del Parlamento italiano». Altro punto importante è «la soppressione delle strutture speciali  (portaborse) in favore dei membri dell`Ufficio di Presidenza del consiglio, dei presidenti delle commissioni, del presidente del comitato regionale di controllo contabile e di quei consiglieri che ne potevano godere. Il tutto a partire da questa legislatura (e non dalla prossima come la “cura dimagrante” approvata in consiglio regionale) in modo da destinare le «risorse finanziarie ricavate dalla riduzione dei costi conseguiti (almeno otto milioni di euro) dall’applicazione delle presente legge, in favore delle politiche pubbliche a sostegno della famiglie».
Un piccolo esempio di come la politica, se vissuta ascoltando le istanze dei cittadini, diventa cosa diversa da quella concepita praticandola in una… Astronave.

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