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Bambin Gesù, Bianca Rende: «Scopelliti rinunci alla delega di commissario alla Sanità»

La convenzione con il “Bambin Gesù” siglata a detrimento di Cosenza, le elezioni amministrative di Catanzaro e il tavolo Massicci. Bianca Rende, coordinatrice regionale della federazione tra Mpa e …

Pubblicato il: 06/04/2012 – 15:22
Bambin Gesù, Bianca Rende: «Scopelliti rinunci alla  delega di commissario alla Sanità»

La convenzione con il “Bambin Gesù” siglata a detrimento di Cosenza, le elezioni amministrative di Catanzaro e il tavolo Massicci. Bianca Rende, coordinatrice regionale della federazione tra Mpa e Ad, mette subito a fuoco i problemi e adombra un uso politico della sua posizione di commissario per la Sanità da parte del governatore Giuseppe Scopelliti. Con il Piano di rientro che diventa uno strumento da utilizzare per accontentare l’uno e scontentare l’altro in vista delle elezioni.
«Se il presidente Scopelliti vuole stare come la “moglie di Cesare”, al di sopra di ogni
sospetto, che le decisioni assunte in qualità di Commissario alla sanità seguano logiche elettorali e non di risparmio – ha scritto la Rende in una nota – dovrebbe rinunciare alla delega governativa che lo espone a polemiche prevedibili, considerata la perversa correlazione tra scelte pubbliche e congiunture elettorali dimostrata dal Premio Nobel, Prof. J. Buchanan nel celebre saggio “Il calcolo del consenso” del 1986».
«Non lascia intravedere infatti – prosegue Rende – niente di buono per il futuro della sanità calabrese, al di là delle dichiarazioni enfatiche di queste ultime ore, il resoconto dell`ultima riunione del Tavolo Massicci, che anzi conferma il sospetto della gestione politica del piano di rientro, oggetto appunto di un preoccupante scontro con il sub commissario generale Pezzi, e il reiterarsi di contestazioni già in precedenza sollevate. Continuando con quest`impostazione, la querelle tra le periferie e i centri urbani o tra le famose “Calabrie” è destinata, peraltro, ad ampliarsi. Già adesso, infatti, dagli ospedali zonali un contrasto emblematico si è esteso a Pediatria, fra il Centro di eccellenza di Cosenza e la convenzione tra il `Bambin Gesu“ di Roma e un Ospedale di Catanzaro, città capoluogo dove, guarda caso, è in corso un`importante campagna elettorale per l`elezione diretta del
sindaco».
«Non può essere questa – sostiene ancora Bianca Rende – la soluzione al danno del deficit migratorio calabrese che sfiora i 250 milioni di euro, né ai bassi rating dell`Agenas sugli ospedali calabresi, che alimentano sprechi e insoddisfazioni. Considerato poi che dovunque i risultati dei piani di rientro hanno prodotto esiti peggiorativi del quadro precedente, sarebbe più opportuno affidare ad un vero “governo tecnico” la gestione
del piano di rientro imposto ad una popolazione già danneggiata da minori incrementi di entrate che vanno, sui 108 miliardi disponibili del piano nazionale, dai 17 miliardi e mezzo della popolosa Lombardia ai 3 miliardi e mezzo della deprivata Calabria. Dove l`ospedalità sembra ormai un limone spremuto, in attesa che la sua posizione di monopolio pubblico tuttora dominante prima o poi debba fare i conti con la sopravveniente mutualità privata».
«La politica insomma – conclude Rende – eviti di sottoscrivere piani di uscita piuttosto che di rientro dagli sprechi per tutti e di protezione delle poche eccellenze che pure esistono grazie allo spirito di sacrificio del personale sanitario».

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