LOCRI «Non possiamo essere battezzati come cristiani e poi accettare il battesimo che ci fa entrare in associazioni mafiose. Non possiamo dirci cristiani e credere nel Dio Provvidenza e poi frequentare maghi e credere nella magia e nell`astrologia. Non possiamo fare pratiche cristiane e poi essere iscritti alla massoneria. Gesù ci impone una scelta: o con me o contro di me». A dirlo è stato il vescovo di Locri, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, durante la Via Crucis celebrata a Locri. «Al di là del rito che noi seguiamo, al di là di andare al seguito delle statue nelle processioni – ha sostenuto il presule – c`è veramente la volontà di seguire il Signore, nel senso di voler accettare i suo insegnamenti? Pensiamo a quando nei paesi di Calabria infuriavano le faide, queste processioni non avevano la forza di trasmettere il grande messaggio del perdono e della riconciliazione“. “Siamo capaci di accogliere il messaggio di Gesù ed evitare il gesto barbaro delle intimidazioni come quella dell`altro giorno qui a Locri? – ha aggiunto il vescovo facendo riferimento all`incendio dell`automobile del giornalista di Calabria Ora Ilario Filippone –. Siamo capaci di debellare la droga dalle nostre strade? Noi stessi allora siamo pronti a seguire i riti, ma non troviamo difficoltoso dare adesioni ad associazioni o movimenti che sono contrari alla fede cristiana. Quella Croce che ha sconfitto la morte, che ha indicato al mondo la via della salvezza, rappresenta la speranza dei credenti». «Bisogna creare – ha concluso monsignor Fiorini Morosini – una mentalità nuova: non mandate i vostri figli a ricevere sacramenti perché è una cosa che va fatta, mandate i figli in Chiesa e al catechismo per conoscere Gesù e per formarsi alla scuola di vita».
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