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Il programma di Celi

Programma Politico Sociale elezioni AmministrativeCatanzaro Capoluogo La città di tuttiSindaco Pino CeliVogliamo che i prossimi cinque anni siano quelli della democrazia partecipativa, una scommess…

Pubblicato il: 11/04/2012 – 23:41
Il programma di Celi

Programma Politico Sociale elezioni Amministrative
Catanzaro Capoluogo
La città di tutti
Sindaco Pino Celi
Vogliamo che i prossimi cinque anni siano quelli della democrazia partecipativa, una scommessa positiva sulla volontà e capacità di cambiamento, un atto di fiducia nei confronti dei cittadini. La partecipazione deve essere uno strumento reale per decidere e governare, dal bilancio partecipato alle scelte urbanistiche per insediamenti, infrastrutture, che tenga conto della centralità della persona, per una nuova cultura della solidarietà e della sussidiarietà, un concetto di città come area comune di cui nessuno si senta proprietario, ma tutti partecipi dei diritti della esistenza.
Catanzaro che, per colpa trasversale, paga un costo altissimo di delegittimazione e perdita di autorevolezza ha bisogno, per la difesa dei suoi interessi specifici:
a) di un voto il più possibile libero dai condizionamenti e dai ricatti del potere nella sua accezione più ampia,;
b) di un Sindaco e di un Consiglio che smorzino le tensioni e il discredito della Politica;
1) che, col il rigore necessario, assestino le finanze;
2) che diano un ruolo alla Città, contestualizzato nella organizzazione urbanistica, offrendo vita e prestigio al Centro Storico anche attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare;
3) che affrontino una soluzione immediata, alle emergenze ambientali;
4) che realizzino un moderno sistema della mobilità, dei trasporti e della sosta;
5) che diano un assetto moderno più adeguato e efficiente delle aziende di servizi essenziali partecipate in una “Unica” S.p.A., in sinergia con i comuni vicini e dell’area ionica, affidando le funzioni di indirizzo e controllo alla Giunta e al Consiglio;
6) che preservino e favoriscano il miglioramento dell’offerta sanitaria della Città;
7) che siano attenti e presenti per la crescita e nella gestione dell’Università “Magna Graecia” favorendo la creazione di strutture che ne possano esaltare le professionalità (Scuola Superiore della Magistratura, Dipartimenti specialistici per studenti dei paesi del Mediterraneo, ecc..);
8) che sappiano perseguire la realizzazione del piano di investimenti finanziato con i PISU gestendo con oculatezza anche le opere di scarso impatto e via così.
9) che offrano all’intero tessuto sociale una garanzia, di concerto con la Prefettura e l’Abi, capace di affrontare la grave crisi economica con attenzione attraverso la promozione di fondi antiusura ed il potenziamento dei Cofidi  in maniera da prevenire la logica dell’usura e /o del ricatto.
Pretendiamo, innanzitutto, che la Giunta Regionale riconfermi con autorità la funzione di Capoluogo della Calabria perseguendo, con la necessaria energia, il completamento della Cittadella Regionale sia per evitare sprechi di risorse finanziarie e sia per dare la giusta dignità agli Uffici Regionali allocati in strutture precarie e di scarsa qualità costruttiva.
URBANISTICA
Pianificazione e progettazione urbana, costituiscono un importante punto di riferimento programmatico, gli obiettivi che ci poniamo sono:
• rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate;
• prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente;
• assicurare una miscela di destinazioni d’uso, con un buon equilibrio di uffici, abitazioni e servizi, dando priorità all’uso residenziale nel centro città;
• garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio culturale;
• applicare i principi per una progettazione e una costruzione sostenibili, promovendo progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità;
• massimizzare le fonti energetiche rinnovabili;
• prevedere la sponsorizzazione del verde e dell’arredo urbano;
• attivare il piano di rilancio del cento storico (centro commerciale naturale).

Vogliamo ripensare il ruolo del Centro Storico:
• valorizzazione/rivalorizzazione del patrimonio immobiliare riorganizzando e razionalizzando le strutture culturali degli enti locali (Complesso San Giovanni, Marca, ex Officine Amac, in futuro Educandato e ex S.T.A.C. di Piazza Matteotti) rendendone efficiente ed efficace la gestione;
• insediamento delle Facoltà Umanistiche, dell’Accademia e della Scuola di Magistratura in immobili “istituzionali” quali Distretto Militare, ex Ospedale Militare, Comandi Carabinieri e Guardia di Finanza (vedi ultimo punto sul tema Urbanistica), Galluppi;
• perseguire, verificandone i concreti finanziamenti, richiesti e/o ottenuti, la riqualificazione:
1. della Galleria Mancuso e di Piazza Montegrappa;
2. il parcheggio Bellavista;
3. i collegamenti meccanizzati tra l’area della stazione di Catanzaro Sala, il parco e l’area dell’ex gasometro con ascensori inclinati;
4. il parcheggio multipiano in via Carlo V;
5. i sistemi ettometrici – scale mobili e ascensori -;
6. il parcheggio multipiano del Musofalo.
7. Riqualificazione del Centro Polifunzionale Artigiano ( Ex Macello di Via Milelli )
• Sulla riqualificazione e fruizione del Centro Storico, specie per l’accesso limitato e l’arredo urbano, intendiamo coinvolgere sia le Associazioni di categoria e sia i singoli operatori economici nell’intesa che occorre perseguire l’interesse collettivo e non il “particolare”.
• Intendiamo favorire, oltre la realizzazione del piano di investimenti finanziati con i PISU, tentando di trovare la collaborazione dei privati, la riqualificazione delle strutture dell’ex Cementificio e il recupero dell’area dell’ex Stazione delle Ferrovie dello Stato di Sala.

Una attenzione particolare al quartiere Lido con una piena riqualificazione del suo ruolo di polo turistico e commerciale, centrale nella fascia ionica catanzarese con una strategia che pensi a
1. ridefinire l’itinerario del lungomare ampliando la passeggiata e riqualificando l’attuale tracciato
2. potenziare il Porto con una strategia anche aperta ad interventi dei privati
3. Mantenere il mare assolutamente pulito, attuando la ricollocazione del depuratore di Catanzaro Lido e garantendo nelle more la sua effettiva funzionalità e prevedendo con una strategia d’insieme non solo del territorio cittadino, ma dell’intero litorale con sinergie di intervento con i Botricello, Cropani, Staletti, Montepaone e Soverato per un turismo sostenibile e con un piano di coordinamento turistico condiviso.
4. Attivare il meccanismo di comunicazione Mare / Monti connettendo al luogo turistico mare gli insediamenti della Sila con un contratto operativo fra Catanzaro ed i comuni del comprensorio silano.
5. Stimolare il progetto cultura con una migliore sinergia con le aree archeologiche della Rocelletta e la passeggiata culturale delle Chiese e dei monumenti delle zone limitrofe.  
6. Riqualificare le strutture del quartiere oggi fatiscenti o destrutturate come il Cinema Orso e l’Area del Mercato ortofrutticolo riconsegnando gli stessi alla cultura, al turismo ed all’intera citta.

QUARTIERI
La politica dei quartieri passa sicuramente all’interno di una procedura di garanzia di vivibilità e di coerenza di sviluppo territoriale. Oltre a determinare l’appartenenza ad uno stesso tessuto sociale è necessario che si attivi una corretta politica di coordinamento. Innanzi tutto la comunicazione, ovvero è necessario che i quartieri, con la chiusura delle circoscrizioni, abbiano la possibilità di colloquiare rapidamente con il Comune per le emergenze e per le pianificazioni.
In secondo luogo, la programmazione che và concertata per investire sui quartieri in termini strutturali ed operativi.
In terzo luogo, lo sviluppo della sicurezza e della vivibilità concertando con le associazioni territoriali, di volontariato, cattoliche e religiose un itinerario culturale, sportivo, artistico, musicale per il sostegno
e la crescita della gioventù. Un itinerario  che liberi i ragazzi dalla strada e li coinvolga in paesaggi culturali riscoprendo l’arte, lo sport integrando a sostegno la scuola e le famiglie in una logica da “oratorio “ laico evoluto. Un ultimo aspetto è rappresentato dalle politiche di inclusione sociale che assiste le famiglie di etnie diverse e quelle che vivono diverse abilità.
La costituzione quindi di un “ Centro di Ascolto “ che sia il luogo della propulsione di questa programmazione delegata che utilizzi la democrazia dal basso, che sia un organismo capace di accogliere e concertare un luogo di redenzione e prevenzione una casa comune delle famiglie dei quartieri.
Il “ Centro di Ascolto “ dovrà essere quindi un luogo di comunicazione tra il cittadino e le istituzioni, un momento di attenzione condivisa che andrà incontro alle esigenze degli ultimi, per una più umana integrazione sociale, con il diritto all’inclusione dell’immigrato e delle pari opportunità con l’attivazione di un Tavolo Permanente effettuato con le associazioni di categoria e le associazioni di volontariato capaci di  intercettare i bisogni dei disabili e delle loro famiglie, di cogliere il disagio delle donne in difficoltà, di accogliere le richieste dei cittadini vessati dalla microcriminalità e dall’estorsione con particolare attenzione alla tutela dei minori.
RIFIUTI SOLIDI URBANI
Sosteniamo un intervento coordinato per la raccolta e il conferimento dei rifiuti solidi urbani che prevede l’affidamento alla “Unica” S.p.A. della gestione diretta della struttura di proprietà dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale. Molti hanno ritenuto per anni, senza verifiche e controlli, che ad Alli esistesse la discarica meglio gestita in tutta la regione, e invece, ci sono volute ben due inchieste giudiziarie per scoprire che ad Alli accadeva di tutto. Senza esaltare Aprile, ci troviamo con i soliti imprenditori del Nord pronti a investire, con cambi societari che hanno svelato una presunta maxi evasione fiscale, e a liberare il percolato nel fiume e in mare per inquinare ogni cosa. Oggi occorre affrontare l’emergenza e programmare il futuro con la necessaria tempistica, nella consapevolezza della impossibilità di eventi miracolistici. Pensiamo ad attivare finanziamenti FSE e FERS per una azione di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, con la collaborazione delle Istituzioni Scolastiche e formative e del Volontariato, per attrezzare la discarica con impianti di selezione e di inertizzazione dei rifiuti, per gestire direttamente (“Unica” S.p.A.) o favorendo la creazione di cooperative, la raccolta (anche porta a porta), lo stoccaggio e la utilizzazione “economica” del rifiuto riciclabile.
OFFERTA SANITARIA
Intendiamo, sfruttando il ruolo istituzionale del Sindaco e del consiglio comunale, sostenere il miglioramento dell’offerta sanitaria della Città coordinando Azienda Ospedaliera, Azienda Sanitaria Provinciale e Azienda Ospedaliera Universitaria “Mater-Domini”. In questa ottica è strategica la struttura del Pugliese – Ciaccio – De Lellis, Hub dell’Area Centro della Calabria (Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone), mortificato recentemente dall’incapacità delle ultime Direzioni Generali e dalla politica Reggiocentrica della Regione. Pensiamo a creare un Polo Sanitario che ricomprenda l’ex Madonna dei Coeli spostando gli Uffici Amministrativi dell’ASP nella struttura regionale dell’ex Villa Bianca a Viale Campanella. Intediamo sostenere e sollecitare la più volte nominata “integrazione” tra le due Aziende Ospedaliere, “Pugliese” e “Mater Domini”, funzionale, mediante la costituzione di una “Unica” Azienda Ospedaliera-Universitaria “paritariamente”costituita, e/o strutturale (attraverso la costruzione di un nuovo Ospedale “Pugliese”), sino ad ora, di fatto, solo enunciata e millantata con “ragionamenti” contraddittori e poco chiari. In realtà le strutture Commissariali, Regionali e Aziendali declinano modalità e disposizioni, a dir poco fantasiose, attraverso cui questo obiettivo certamente non può, o meglio non si vuole, essere raggiunto, anzi che sembrano perseguire lo smantellamento dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio”.
Intendiamo aprire un confronto sull’assistenza sanitaria pubblica territoriale e domiciliare, sull’offerta sanitaria e socio-sanitaria privata, favorendo la qualità e l’alta specializzazione, sostenendo specialmente la Fondazione Betania, il Centro Calabrese di Solidarietà, ecc.
LEGALITÀ E SOLIDARIETÀ
Vogliamo affrontare e contrastare il disagio dei quartieri riqualificandone il territorio, attivare una politica attenta al disagio della popolazione, dei nuovi poveri, degli anziani e dei disabili e innescare una progettazione culturale e solidale per i giovani e gli adolescenti inserendo meccanismi di sorveglianza e di controllo territoriale e aprendo centri di ascolto anche anonimi per vincere la vergogna ed attivare la dignità solidale.
Vogliamo un impegno contro le piccole e le grandi organizzazioni criminali e porre il valore della legalità come elemento imprescindibile nel governo della Città.
Vogliamo aprire in ogni quartiere un “Chiosco dei Diritti” per raccogliere segnalazioni dei cittadini su condizioni di strade, scuole, aree verdi e giardini, passaggi pedonali, micro delinquenza, funzionamento dei servizi pubblici, sicurezza del lavoro.
Uno degli strumenti per creare un sistema di controllo permanente svolto da cittadini e utenti dei singoli servizi su qualità, efficacia e rendimento, attuando la legge che prevede un ruolo specifico delle associazioni dei consumatori.
Vogliamo “Catanzaro mi sta a Cuore” ovvero un Albo di volontari che intendono offrire la propria opera di collaborazione senza fini di lucro, cura dei giardini e delle aiuole, aiuto per eventi eccezionali, servizio per anziani e scuole, segnalazione di problemi.
Vogliamo la legalità e l trasparenza interna al Comune ed alle aziende attraverso, per esempio,: l’adozione del codice di comportamento europeo relativo all’integrità politica degli eletti; un nuovo sistema per le nomine, introducendo modalità pubbliche di esame preventivo delle competenze, di affidamento di precisi mandati, di controllo su quanto fatto; la pubblicazione nel sito del Comune di tutte le nomine e designazioni fatte dal Comune in altri organismi pubblici e in società partecipate nonché dei compensi ad essi corrisposti; l’adozione del sistema degli appalti in base alla “offerta economica vantaggiosa” e l’abolizione del “massimo ribasso”; la eliminazione dei passaggi procedurali superflui e la fissazione rigorosa di termini per ridurre le occasioni di alterazioni e favoritismi; il controllo continuo della conduzione di appalti e subappalti introducendo clausole che vincolino l’appaltatore a rispondere direttamente e integralmente di ogni eventuale illegalità risalente a subappaltatori; la verifica e la revisione, ove possibile, dei contratti in corso; il rispetto della direttiva UE dei 60 giorni  per i pagamenti del Comune verso le imprese fornitrici; l’inserimento nei capitolati di opere pubbliche di clausole che obblighino le imprese – ma anche il Comune se è sua la responsabilità dei lavori – a risarcire negozi, laboratori artigiani e altri operatori economici in caso di prolungamento dei lavori oltre i termini previsti; la rescissione dei contratti e la esclusione dagli appalti per le imprese in cui si accerti uso di lavoro nero, omissione delle norme di sicurezza, evasione fiscale e contributiva; ecc.
GOVERNANCE
Vogliamo reinventare il modello di governo locale, con l’impegno di tecnici e politici per approfondire obiettivi, metodi e strumenti e vogliamo predisporre la definizione di un modello di governo orientato allo scopo ed alla prestazione; pensiamo di re ingegnerizzare le strutture amministrative.
Vogliamo adottare, per i dipendenti, diretti e delle partecipate, un codice etico con rigorosi canoni di condotta; offrire pari opportunità all’acces
so e negli avanzamenti di carriera; avere relazioni sindacali esemplari. Intendiamo privilegiare le necessarie competenze interne di dirigenti e dipendenti comunali il cui livello si è tentato di deprimere e impoverire. Intendiamo sperimentare soluzioni organizzative, misurando carico di lavoro, efficienza e responsabilità, costruendo con il metodo della condivisione – ma assumendosi la responsabilità delle scelte – un nuovo ambiente del lavoro pubblico per valorizzarne capacità, passione e competenza sia per la progettazione che per la gestione e il controllo di servizi ed azioni, con le conseguenti ricadute sul piano della contrattazione di secondo livello. Il funzionamento della macchina amministrativa è un interesse primario dei cittadini e in particolare di quelli che più hanno bisogno delle prestazioni pubbliche. È un interesse per chi nel pubblico lavora oggi o vuole farlo domani. Pensiamo di utilizzare il FSE per la selezione di stagisti, con retribuzione onorevole, inserendoli in percorsi formativi durante l’apprendistato.
UNIVERSITÀ
Vogliamo instaurare un rapporto diverso con il mondo universitario: l’Università non è mai stata di Catanzaro! Vogliamo le Facoltà umanistiche nel Centro Storico!
Intendiamo creare una Conferenza permanente tra Comune, Università, Enti di Ricerca per mettere in una relazione costante tutti i soggetti in modo trasparente e permanente: per la promozione di iniziative volte a migliorare il coordinamento tra Università, imprese e la società (orientamento degli studenti delle secondarie, inserimento lavorativo dei neolaureati, ecc); per la scelta degli interventi utili a valorizzare il mondo universitario come valore per la Città e la società; la cura del “campus universitario” favorendo residenze, biblioteche, spazi di socializzazione, laboratori creativi, borse di studio; per organizzare un sistema di richieste di pareri esperti non affidate ai singoli ma ai dipartimenti, fermi restando gli obblighi in materia di consulenza.
Sul modello delle principali città europee, proponiamo l’istituzione di una Carta dello studente che consenta un più agevole accesso ai servizi per tutti gli iscritti (anche per lo studio post-laurea e la ricerca, per dottorandi, assegnisti di ricerca, post-doc, etc.) delle Facoltà catanzaresi, attraverso: tariffe convenzionate per il trasporto pubblico locale; tariffe ridotte per servizi culturali: teatri e cinema, mostre e musei; convenzioni con gli esercizi di ristorazione nei pressi delle sedi universitarie; ?tariffe ridotte nelle strutture sportive comunali o provinciali; ecc.
MOBILITÀ
La gestione della mobilità deve essere uno dei nodi primari rispetto alla qualità della vita; vorremmo intervenire secondo una nuova visione di mobilità sostenibile, sia per la sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, sia per la  razionalità della viabilità e accessibilità. Una mobilità sostenibile che cada incontro al risparmio energetico senza dimenticare il potenziamento del trasporto pubblico locale fino alla connessione a reti trasportistiche europee e di area vasta.I
Intendiamo creare un coordinamento dei mezzi pubblici e/o convenzionati che collegano le sedi universitarie, tra sedi universitarie e stazioni FFSS e FdC; contribuire alla piena e libera accessibilità wi-fi in tutte le sedi universitarie presenti sul territorio; estendere gli orari di apertura delle biblioteche e delle sale lettura, anche con il coinvolgimento degli studenti nella gestione delle biblioteche per diminuire i costi di gestione.
ACCOGLIENZA
Vogliamo contribuire a fornire agli studenti condizioni adeguate per risiedere nella città a costi sostenibili con l’obiettivo di: ampliare l’offerta di posti letto con garanzia di trasparenza nel mercato e calmieramento dei prezzi; predisporre l’Accordo locale previsto dalla legge 431/98 per disciplinare la locazione temporanea, rendendo i parametri locativi coerenti con gli attuali valori di mercato, per disincentivare il diffuso ricorso a pratiche irregolari; offrire un supporto informativo per gli studenti per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, agendo, ove possibile, secondo la modalità dell’ “albergo diffuso”.
CULTURA
Abbiamo l’obiettivo di promuovere tra i giovani, i giovanissimi e i cittadini in genere l’interesse per la scienza come fondamento per le condizioni di vita e per lo sviluppo della Città e della società. Proporremo e favoriremo l’apertura di un “Caffè Scienza”, in cui professori, ricercatori e borsisti dialogano e interagiscono con i cittadini; favoriremo la creazione di percorsi museali per le scienze e le tecnologie: Catanzaro deve riscoprire la cultura museale sviluppando un progetto che combini intrattenimento, interattività e partecipazione; favoriremo il “Teatro Scienza” sostenendo quanto già viene realizzato, da diversi soggetti, con allestimento e presentazione di spettacoli teatrali di argomento scientifico; inviteremo la editoria calabrese, che ha un bacino potenzialmente molto ampio di autori attivi nel campo della ricerca e della divulgazione scientifica, ad organizzare workshop, conferenze, presentazioni di libri.
Vogliamo che Catanzaro e i suoi cittadini vivano in modo diverso il rapporto con la cultura.
Catanzaro ha tutte le risorse intellettuali e materiali per fare della cultura un motore di cambiamento. Tutto questo però deve essere messo a sistema, dotato di strutture e infrastrutture di promozione anche di progetti internazionali, governato, in sostanza, con una visione d’insieme e da una regia che coordini le tante energie creative.
Intendiamo istituire una “Agenzia della Cultura”, tra Comune Provincia e privati, per superare la frammentazione attuale di deleghe e competenze e realizzare un coordinamento efficace e un piano strategico di sviluppo per le strutture, le attività e le istituzioni culturali e formative della Città.
Rimettere Catanzaro al passo esige soprattutto nuove forme di gestione e di distribuzione delle risorse pubbliche che consentano il pieno dispiegamento dell’energia creativa che esiste nella nostra Città, abbandonando ogni forma di gestione clientelare e i privilegi derivanti da rendite di posizione, per promuovere invece una sano e positivo dinamismo competitivo.
Realizzare uno sportello pubblico per tutti gli operatori di cultura per facilitare e coordinare l’accesso a tutte le forme di finanziamento pubblico e privato; creare in collaborazione con gli istituti bancari della Città un fondo di garanzia per l’accesso al credito di istituzioni e associazioni culturali; aiutare e sostenere i piccoli teatri e centri di cultura periferici nei processi di messa a norma e di soluzione di problemi logistici irrisolti;
Bisogna organizzare e disciplinare i luoghi e le occasioni di incontro culturale: per scambiare conoscenze ma anche per produrre novità culturali incrociando gli apporti diversi, con particolare attenzione ai giovani. Una buona politica per la cultura deve ribaltare l’idea che i cittadini possano essere solo un pubblico passivo dell’offerta culturale, nella stessa chiave in cui opera l’industria culturale di massa.
Rispondere positivamente alla forte domanda di luoghi da destinare alle attività culturali e creative privilegiando il variegato mondo della produzione e diffusione artistica e culturale nell’assegnazione degli spazi del demanio comunale, evitando lo spreco di luoghi abbandonati e inutilizzati da riutilizzare temporaneamente da parte di associazioni, imprese sociali, cooperative soprattutto;
Facilitare e incentivare l’accessibilità alle iniziative culturali, promuovere il patrimonio artistico e la produzione culturale cittadina attraverso i tanti canali promozionali di proprietà comunale e provinciale presenti sul territorio, con particolare attenzione alla rete dei trasporti; coinvolgere tutte le istituzioni cittadine in una politica dei prezzi di ingresso adeguata a includere anche le fasce sociali più disagiate; ampliare e diversificare gli orari di accesso a mostre, musei, biblioteche per c
onsentire a fasce di utenze diversificate di poter usufruire di servizi e attività.
La cultura deve diventare una nuova occasione per Catanzaro nella promozione e realizzazione di eventi culturali e come sistema per utilizzare risorse private, in sinergia con centri di ricerca e istituzioni culturali pubbliche e private per formare nuove professionalità nella gestione dei beni culturali.
Il ricorso al privato non dovrà essere gestito come un mercato privatistico di sponsorizzazioni: gli investimenti pubblici e privati nella cultura sono un’occasione straordinaria per rivitalizzare la società e l’economia cittadina, grazie al coinvolgimento dei più giovani, protagonisti di una nuova “economia della cultura”.
L’attenzione dell’Agenzia dovrà essere rivolta naturalmente alle importanti e prestigiose istituzioni che rappresentano il volano della Città senza dimenticare i piccoli siti museali, le biblioteche, gli archivi, i luoghi teatrali periferici spontanei, sui quali esercitare attività di valorizzazione che portino alla luce quel patrimonio di straordinaria ricchezza che pochi conoscono.
Un’attenzione particolare dovrà, pertanto, essere riservata a quelle piccole imprese private e associazioni non profit che stanno portando avanti una nuova progettualità in ambito culturale e che anche senza il ricorso a contributi, finanziamenti, bandi, ecc. riescono a “produrre” cultura in modo più innovativo.

Su queste questioni e altre su cui ci soffermeremo tra qualche giorno riteniamo sia necessario confrontarsi per dare un governo valido alla Città.
Inchiodare la Città alle vecchie cordate, già mobilitate, significa condannarla all’isolamento, insaccarla nella crisi.
Lanciamo un appello a tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi di aggregazione per verificare se la nostra città può rinascere.

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