Ultimo aggiornamento alle 17:23
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Lettera anonima alla Lanzetta durante la conferenza stampa

“Il coraggio uno non se lo può dare”. Lo sanno bene, quanti hanno tentato di far dimettere Maria Carmela Lanzetta. Ci hanno provato in tutti i modi, fino all’ultimo istante utile, ma senza riuscirc…

Pubblicato il: 13/04/2012 – 15:20
Lettera anonima alla Lanzetta durante la conferenza stampa

“Il coraggio uno non se lo può dare”. Lo sanno bene, quanti hanno tentato di far dimettere Maria Carmela Lanzetta. Ci hanno provato in tutti i modi, fino all’ultimo istante utile, ma senza riuscirci. Forse sottovalutavano il sindaco di Monasterace, che invece ha dimostrato fermezza e determinazione. Il primo cittadino ha ritirato le dimissioni, e questo gesto assume ancora maggior valore alla luce di quanto si è appena appreso, e cioè che l’escalation di avvertimenti nei confronti della sua famiglia è andata avanti anche ieri.
L’ennesimo inquietante atto di intimidazione si è verificato proprio mentre Maria Carmela Lanzetta stava svolgendo una conferenza stampa con il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani, sceso in Calabria per manifestarle la solidarietà del Pd. La farmacista prestata all’impegno civico aveva maturato la volontà di andare avanti alla guida dell’amministrazione cittadina, decidendo di annunciarlo in quella sede. Non si è tirata dietro neanche quando le è arrivata una telefonata del marito, che la informava dell’arrivo di una lettera anonima e le chiedeva di mandare a casa le forze dell’ordine. Quella missiva è stata un pugno nello stomaco. Minacce, ancora una volta. Rivolte a Maria Carmela Lanzetta, ai suoi familiari e, soprattutto, ai suoi figli. Tanto sarebbe bastato per far arrendere chiunque. E invece il sindaco di Monasterace ha deciso di non darla vinta alle forze oscure che vedono in lei e nella sua azione politica un ostacolo o un pericolo. Dimettiti e pensa alla tua famiglia, le suggerivano. Un messaggio chiaro, meschino e spregevole: il male dei figli come “colpa” da espiare, come conseguenza ineluttabile della scelta di andare avanti.
La dottoressa Lanzetta non ha ceduto. Ma resta un fatto che desta un enorme allarme sociale. Ciò che inquieta non è solo il contenuto di quella lettera, ma anche il tempismo scelto da chi ha esperito l’ultimo tentativo per dare la spallata definitiva al sindaco. Il messaggio doveva arrivare esattamente in quel momento, con l’emotività alle stelle e i nervi a fior di pelle. Un “monitoraggio” costante ed evidentemente molto accurato, quello messo in atto nei confronti di Maria Carmela Lanzetta. Se quest’ultima avesse rimesso definitivamente il suo mandato, sarebbe stata davvero la vittoria dell’antistato: di quel potere che, in maniera evidentemente organizzata, preordinata, a volte quasi “scientifica”, pianifica di sovvertire l’ordine democraticamente costituito e adotta ogni mezzo per perseguire quell’obiettivo. Il gesto coraggioso del sindaco di Monasterace ha impedito che ciò avvenisse, per il momento. Ma restano evidenti segnali di allarme che vanno decodificati. Guai a macchiarsi di una complice sottovalutazione.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x