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D`Alema a Catanzaro: «Oggi Scalzo può vincere»

Massimo D`Alema inietta fiducia nel tessuto del Pd calabrese. Che è vivo e vitale, e lo ha dimostrato a Catanzaro, dove il popolo democrat è stato chiamato a raccolta per uno degli eventi più impor…

Pubblicato il: 14/04/2012 – 12:16
D`Alema a Catanzaro: «Oggi Scalzo può vincere»

Massimo D`Alema inietta fiducia nel tessuto del Pd calabrese. Che è vivo e vitale, e lo ha dimostrato a Catanzaro, dove il popolo democrat è stato chiamato a raccolta per uno degli eventi più importanti della campagna elettorale del candidato a sindaco del capoluogo, Salvatore Scalzo. D`Alema, la cui presenza ha richiamato gran parte del gruppo dirigente calabrese, conversando con i giornalisti ha evidenziato subito il dato che ai calabresi è evidente, ma che balza agli occhi soprattutto a chi guarda dall`esterno alle vicende della nostra regione: «La situazione politica in Calabria sta profondamente mutando. Lo vediamo anche dal clima di queste elezioni comunali a Catanzaro: il clima non è quello di due anni fa».
Molto è già cambiato, ma per il Partito democratico è pronta un`ulteriore occasione per modificare gli equilibri politici, a Catanzaro e in Regione. Ecco che l`appuntamento con le prossime Amministrative diventa un passaggio-chiave: «Abbiamo confermato la nostra fiducia a un giovane, Scalzo, che rappresenta una novità e che ha forza e freschezza e che non è espressione delle nomenclature tradizionali della città». Scalzo, ha aggiunto D`Alema, «due anni fa ha fatto una battaglia difficilissima». Lo scorso anno ha dato vita a  «una testimonianza» ma oggi «è a tutti gli effetti il candidato a sindaco che può vincere e noi lo sosteniamo. Poi – ha avvisato l`ex presidente del Consiglio – è lui che deve fare il sindaco, non noi».
D`Alema si è soffermato anche sulla crisi del Partito democratico calabrese: «Se ne sta uscendo. Il lavoro che sta facendo adesso D`Attorre è quello di portare il partito a un congresso e a formare una leadership. Credo che siamo abbastanza vicini a uscire dall`emergenza. E poi la crisi del centrodestra ci consegna una grande responsabilità».
Da parte di uno dei leader storici del Pd è arrivata anche una riflessione sul coraggio dimostrato dal sindaco di Monasterace, che ha ritirato le dimissioni nonostante le molteplici intimidazioni: «E` stata molto importante la decisione del sindaco Lanzetta di non mollare. E` una decisione che lancia un segnale positivo di speranza e che naturalmente deve impegnare lo Stato al massimo di vigilanza e presenza. La crisi economica – ha aggiunto Massimo D`Alema – è un occasione per i gruppi criminali di rilancio della propria presenza. Dispongono di denaro nero e di enorme potere. Lo Stato deve moltiplicare la sua azione di vigilanza e repressione».

LANZETTA E FALCOMATA’
Nel corso del suo intervento sul palco, il presidente del Copasir è tornato a elogiare Maria Carmela Lanzetta e ha fatto un parallelo tra la vicenda che riguarda il primo cittadino di Monasterace e il compianto Italo Falcomatà: «Ricordo, quando ero segretario del partito, che incontrai un indimenticabile sindaco di Reggio che aveva lo stesso problema e che decise lo stesso di restare e di andare avanti. Si rischia per riaffermare la democrazia». D’Alema ha dedicato gran parte del suo intervento ai temi della politica nazionale, evidenziando come «il nostro Paese abbia oggi, paradossalmente, bisogno di politica. La crisi nasce dalla disgregazione dei partiti e dalla loro incapacità di proporsi come luoghi di formazione e selezione della classe dirigente».

SCALZO: CENTRODESTRA IRRESPONSABILE
Sulla sfida elettorale di Catanzaro, il leader democrat ha sostenuto: «In queste Amministrative si contendono la carica di sindaco di Catanzaro il passato e il futuro, che è Scalzo. Non credo che questa città possa cadere nella tentazione di guardare indietro. Bisogna guardare avanti, anche perché da qui comincia la battaglia per dare a questa terra un governo regionale degno di questo nome. La Calabria ha bisogno del Pd, della sua forza e della sua unità». Un appello all’autocritica per programmare il domani: «Un grande partito deve avere l’onestà di riconoscere se non ha fatto abbastanza. Gli altri non ci avrebbero portato a questo punto, se noi avessimo fatto fino in fondo quanto dovevamo». Giù scroscianti applausi da parte di una platea che ha riservato una vera ovazione per il candidato a primo cittadino. Scalzo è stato “introdotto” dal commissario del Pd calabrese, Alfredo D’Attorre, secondo cui «bisogna arginare la delegittimazione della politica» che attribuisce all’azione dell’attuale giunta regionale. Scalzo, da parte sua, ha parlato delle società miste, del bilancio di palazzo De Nobili e indicato le parole chiave della sua visione politica: «Partecipazione, servizio, discontinuità nei valori e nel modo di agire rispetto a chi ci ha preceduti». Per il candidato del Pd, «bisogna respingere un modello di amministrazione fallimentare. È il “modello Reggio” che hanno tentato di esportare a Catanzaro ma che per fortuna non ha attecchito. È un sistema fondato sull’irresponsabilità amministrativa, che poggia su 150 milioni di euro di debiti e che presenta casi oscuri, come il suicidio della dirigente del settore Finanze del Comune, oltre alla presenza di una inquietante “zona grigia”. Non consentiremo che portino tutto questo a Catanzaro. Qui hanno fallito: si mettano da parte per i prossimi dieci anni».

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